Cronache

Macerata, via Vuono: arriva nuovo questore

Cambio della guardia alla Questura di Macerata. Al posto di Vincenzo Vuono arriverà il dirigente di polizia Antonio Pignataro

Macerata, via Vuono: arriva nuovo questore

Cambio della guardia alla Questura di Macerata. Al posto di Vincenzo Vuono arriverà il dirigente di polizia Antonio Pignataro. Tra le altre nomine, quella del prefetto Mario Papa che, dalla Direzione centrale delle risorse umane del Dipartimento di Pubblica sicurezza, assume l’incarico di commissario straordinario del governo per la gestione del fenomeno delle persone scomparse. Il suo posto alla Direzione centrale delle risorse umane sarà assunto da Giuseppe Scandone, che lascia invece l’incarico di direttore della Scuola superiore di Polizia. Annamaria Di Paolo viene nominata reggente della Scuola superiore di Polizia e lascia l’incarico di direttore dell’Ufficio relazioni esterne e cerimoniale.

Intanto non si spengono le polemiche per il corteo antifascista di sabato scorso. Calenda mette nel mirino Salvini: "La Lega parla per slogan, è priva di esperienze di Governo, e soprattutto lo è Salvini," e si pone "fuori dai valori della Costituzione", ha affernato il ministro intervistato ad Agorà su Rai3. "Quando dici che la sinistra ha le mani sporche di sangue" e quanto è avvenuto "è dovuto a presunte invasioni", "quando si passa la campagna elettorale a soffiare sul fuoco, mobilitando le paure e spaccando il paese reale, lì vedo - sottolinea Calenda - che ci sia qualcosa di incompatibile con i valore della Costituzione". E su questo fronte arriva anche l'attacco di Emma Bonino contro il Pd: "La xenofobia è un prodotto del nazionalismo - ha detto Bonino alla presentazione dei candidati di +Europa a Milano - Penso che bisogna cominciare a dire che a Macerata ci dovevano essere tutti, tutte le istituzioni. Perché fosse stato l'inverso, un nero che sparava a italiani, saremmo corsi tutti. Secondo me, non si sconfigge la paura con la caricatura di tutte le derive che pulsano in questo Paese.

Di queste derive occorre parlare, non negarle".

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