La direzione investigativa antimafia di Palermo ha eseguito un decreto di sequestro e confisca, emesso dal Tribunale di Trapani su proposta del direttore nazionale della Dia, nei confronti degli eredi dell'imprenditore Carmelo Patti, originario di Castelvetrano in provincia di Trapani. Patti ex proprietario della Valtur, ora in amministrazione straordinaria, è deceduto il 25 gennaio 2016. Il procedimento - che la Dia ha definito "uno dei più rilevanti nella storia giudiziaria italiana" - ha riguardato un patrimonio stimato in oltre un miliardo e mezzo di euro e ha disvelato interessi economici riferibili alla famiglia mafiosa di Castelvetrano, guidata dal latitante Matteo Messina Denaro.
Le indagini svolte dalla Dia negli ultimi anni (coordinate dal Procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, dal Procuratore aggiunto Marzia Sabella e dal Sostituto Procuratore della DDA Pierangelo Padova, in collaborazione con il Sostituto Procuratore di Trapani Andrea Tarondo) confortate dalle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia Angelo Siino, Giovanni Ingrasciotta ed Antonino Giuffrè e degli accertamenti bancari, hanno evidenziato una rilevante distonia fra i redditi dichiarati e gli investimenti effettuati dall'imprenditore Patti, permettendo di accertare i suoi legami con numerosi personaggi legati alla famiglia mafiosa di Castelvetrano, capeggiata dal latitante Matteo Messina Denaro.
L'imprenditore Patti ha accumalto negli ultimi trent'anni un immenso patrimonio immobiliare partendo soprattutto dalla reiterata azione di frode fiscale ed evasione dell'Iva.
Il valore di questi beni è stimato prudenzialmente in oltre 1,5 miliardi di euro.
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