Mentre il governo italiano rimette mano alla manovra e fa i conti nella speranza di evitare la procedura di infrazione, l'Europa sembra non voler arretrare e chiede a Roma un taglio più deciso.
E se Jean-Claude Juncker gioca a fare il "poliziotto buono" - almeno nelle uscite pubbliche -, il suo vice, Valdis Dombrovskis mantiene la linea più dura nei confronti dell'Italia. "Serve una correzione sostianziale e non marginale della traiettoria di bilancio", dice il vicepresidente della Commissione europea. E alla domanda se una riduzione del deficit al 2 o al 2,2% del deficit sia sufficiente per trovare una soluzione con il governo ha ricordato che al Consiglio Ue di luglio l'Italia si era impegnata per fare "uno sforzo strutturale dello 0,6% del Pil e invece prevede un peggioramento dello 0,8%".
"Si tratta di un peggioramento dell'1,2% del Pil", ha accusato, "Il divario è molto grande e occorre una correzione sostanziale della traiettoria fiscale, non marginale".
Dombrovskis ha anche citato le previsioni della Commissione sull'Italia: "L'economia italiana sta rallentando, abbiamo fatto una revisione delle stime di crescita dall'1,3% a 1,1% per quest'anno. Questo sembra indicare che il governo dovrebbe correggere il corso della sua politica di bilancio, perchè la direzione sembra essere controproducente".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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