Il marò Latorre chiede un risarcimento danni allo Stato

I legali del fuciliere avevano presentato il conto, dopo l’archiviazione della vicenda in India, già al governo Draghi

Il marò Latorre chiede un risarcimento danni allo Stato

Sembra non avere fine la vicenda dei marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Dieci anni di indagini processuali, la pesante accusa di aver ammazzato, nel 2012, due pescatori indiani nel corso di una missione militare a bordo della petroliera italiana Enrica Lexie e l’archiviazione del caso. Ora si ritorna a parlare di quell’episodio poiché uno dei marò, Latorre, come riporta il Fatto Quotidiano, ha chiesto di essere risarcito dei danni subiti, in particolare per l’ischemia che il fuciliere attribuisce allo stess accumulato nel corso degli anni di processo. I suoi legali avevano presentato il conto già al governo Draghi che non era stato molto conciliante di fronte alla richiesta milionaria del marò. Adesso la palla passa all’esecutivo guidato da Giorgia Meloni.

Bisognerà vedere come si comporterà il nuovo governo. Per la cronaca va ricordato che la destra fu strenua sostenitrice della lotta serrata per riportare in Italia i marò quando i due erano incarcerati in India. Sono in molti a pensare, in ogni caso, che anche l’altro fuciliere, Girone, potrebbe presentare una richiesta di risarcimento monstre, ma intanto c’è da discutere dell’atto compiuto da Latorre. L’archiviazione dei giudici di Roma, arrivata dopo un difficile arbitrato internazionale all'Aja, non basta ai militari. Le indagini avevano confermato che i fucilieri si erano attenuti alle regole di ingaggio, sparando in acqua mentre ritenevano in buona fede che fosse in corso un attacco pirata alla petroliera. La morte dei due pescatori, quindi, sarebbe stata del tutto accidentale.

Per questo motivo Latorre, che ha visto peggiorare la sua salute tra il carcere e i processi, pretende di essere risarcito.

L’Avvocatura dello Stato, però, fino a questo momento, sembra poco propensa a esaudire la richiesta del marò avendo già versato un’ingente somma ai legali che hanno seguito l’intera vicenda e ai familiari dei pescatori uccisi. Adesso bisogna vedere quale sarà l’orientamento del governo Meloni rispetto a un caso che fa discutere da ormai un decennio.

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