Le ong nel Mediterraneo

Mare Jonio è di nuovo in mare: la Ong pronta a sfidare Salvini

La nave di Mediterranea Saving Humans è partita ieri sera da Licata verso le coste della Libia

Mare Jonio è di nuovo in mare: la Ong pronta a sfidare Salvini

La Mare Jonio torna in missione. L'Ong Mediterranea Saving Humans ha annunciato sui suoi canali social la partenza di una nuova missione: la 4/2019. La partenza della nave della ong che ha sfidato Matteo Salvini e la politica dei porti chiusi è avvenuta al tramonto del 22 agosto dal porto di Licata. L'obiettivo lo spiega chiaramente la nota di Mediterranea: "Tornare nel Mediterraneo centrale a monitorare e denunciare le violazioni dei diritti umani e, laddove ci siano persone in pericolo, a salvare vite".

La Mare Jonioera stata dissequestrata dalle autorità italiane il 2 agosto scorso con un annuncio della stessa Mediterranea. E adesso, dopo alcuni giorni di sosta nel porto di Licata, è partita dalle coste siciliane in direzione del Mediterraneo centrale, di fronte alle coste libiche. A bordo della nave l'immancabile Luca Casarini, coordinatore della missione e che da tempo grida contro la chiusura dei porti italiani. Insieme a lui, 22 membri dell'equipaggio, Cecilia Sarti Strada e Caterina Bonvicini, scrittrice e anche lei ferma sostenitrice dell'apertura delle frontiere.

Ma Mediterranea questa volta non è sola: segno che la sfida delle ong verso l'Italia ha avuto un "miglioramento" rispetto alle ultime esperienze. Sarà infatti coordinata da un'altra organizzazione non governativa, la ong Lifeline, che si unirà alla missione di Mare Jonio con una barca a vela. Una sfida che rimane anche nelle parole chiarissime di Mediterranea, che non perde occasione per attaccare la politica dell'esecutivo guidato dal dimissionario Giuseppe Conte per quanta riguarda il contrasto all'immigrazione clandestina.

"Alle spalle abbiamo tanti mesi difficili, in cui il dimissionario governo italiano ha messo in campo ogni mezzo per fermarci, e in cui con ogni mezzo abbiamo continuato nella nostra missione". Un segnale chiarissimo di come nell'intento della ong dei centri sociali non ci fosse mai stata volontà di dialogo: lo scontro era quindi inevitabile. E probabilmente lo sarà ancora, visto che la missione 4/2019 arriva in un momento difficilissimo e in cui la crisi di governo potrebbe riattivare tutte le navi delle organizzazioni che, fino a questo momento, avevano trovato nella politica ferrea del Viminale un freno alle proprie attività nel Mediterraneo.

La solidarietà a Ocean Viking

Su Twitter, la Ong Mediterranea ha anche avuto modo di manfiestare la sua solidatrietà nei confronti di Ocean Viking, la nave al centro di un altro scontro con le autroptià italiane. La Mare Jonio ha infatti incrociato l'altra imbarcaizone delle Ong dopo aver preso il mare a sud della Sicilia.

"Stamattina abbiamo incrociato la Ocean Viking da 14 giorni in attesa di un porto sicuro per 356 naufraghi in fuga dalla guerra. Siamo felici di sapere che sbarcheranno in Europa nelle prossime ore, dopo troppe sofferenze. A loro il nostro abbraccio e la nostra solidarietà". Questo il tweet di pochi minuti fa.

La reazione di Salvini

Duro il commento del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, sul ritorno in acqua della Mare Jonio. "Dopo due mesi di sequestro, torna incredibilmente in acqua la nave dei centri sociali, con l'ex animatore dell'osteria 'Allo sbirro morto' e compagni! Spero che nessuno pensi a un governo dei porti aperti... Mai col Pd!".

Un messaggio rivolto alla missione della nave comandata da Casarini, ma anche un segnale riguardante l'attuale crisi di governo.

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