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Mascherina, sciarpa o foulard: ecco come (e perché) usarla

In Lombardia e in Toscana è entrato in vigore l’obbligo di coprirsi il naso e la bocca quando si esce di casa: non è necessario indossare per forza il dispositivo di protezione sanitario, ma basta una semplice sciarpa. La regola però vale per gli asintomatici

Mascherina, sciarpa o foulard: ecco come (e perché) usarla

Con l'arrivo del fine settimana appena conclusosi, è arrivata la stretta di regione Lombardia, seguita a ruota dalla Toscana: con un'ordinanza, i rispettivi governatori hanno imposto l'obbligo di indossare la mascherina, o protezioni per il naso e la bocca come foulard e sciape, quando di esce di casa. Nelle due realtà del Belpaese, le regole vale fine a domenica 13, giorno fissato dal governo per comunicare un ulteriore stretta – o un allentamento – delle misure di contenimento contro il coronavirus.

In tutte queste settimana di emergenza sanitaria nazionale si è fatto un gran parlare delle mascherine, della loro irreperibilità e di quali modelli scegliere e comprare per difendersi al meglio del Covid-19. A tal proposito, grazie al nostro speciale #Antivirus abbiamo fornito alcune indicazioni sulle protezioni da adottare: da quelle chirurgiche a quelle anti-inquinamento, passando per i dispositivi Ffp2 d Ffp3.

Ecco allora che viene naturale chiedersi: ma una sciarpa, un foulard o uno scaldacollo può sostituire la mascherina? Veniamo dunque alla risposta, premettendo che questa è un'indicazione che deve essere seguita dalle persone sane/asintomatiche e che può aiutare a limitare il contagio di coronavirus. Soprattutto perché, come ben noto, le mascherine non si trovano facilmente sul mercato e hanno un costo; mentre di sciarpe e foulard qualsiasi famiglia ne ha sicuramente negli armadi di casa.

Al punto di domanda di prima risponde Fabrizio Pregliasco, che al Corriere della Sera ha spiegato: "Sciarpe e foulard servono soprattutto a limitare la diffusione del droplet da persone potenzialmente asintomatiche e quindi inconsapevolmente contagiose, ma hanno un potere filtrante minimo per chi li indossa soprattutto perché non aderiscono bene al volto come può fare una mascherina".

Ciò significa che sono uno strumento consigliato, ma che non è sufficiente per evitare il contagio, dal momento che non isolano del tutto, però aiutano chiunque a non toccarsi il naso e la bocca, le cui secrezioni e mucose sono vettori del virus. Peraltro, proprio su questo punto Pregliasco sottolinea quella che lui definisce come "importanza pedagogica": "Il virus sta circolando e tutti facciamo qualcosa per evitare il contagio con una maggiore serenità da parte della popolazione. Se tutti portiamo mascherina o foulard e non solo i sintomatici saremo sullo stesso piano, senza il rischio di additare chi porta la mascherina come untore".

In ultima battuta, ma non per ordine di importanza, anche il nodo degli occhi, che al pari di naso e bocca possono diffondere o accogliere il coronavirus.

Ecco, lasciando per un attimo perdere mascherine, sciarpe, foulard e scaldacolli vari, gli occhiali da sole e non: sì, sono un oggetto utile per difendere gli occhi, schermandoli (per quanto non al 100%) da possibili agenti patogeni.

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