Maxi operazione in Brianza, sgominata cosca della 'drangheta

L'attività d'indagine antimafia è stata condotta fra aprile 2014 e gennaio 2015, e trae origine da un atto intimidatorio verificatosi a marzo 2014 nei confronti di un socio di una discoteca della Brianza

Maxi operazione in Brianza, sgominata cosca della 'drangheta

I carabinieri di Milano hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 9 persone (e 22 decreti di perquisizione) responsabili di traffico di stupefacenti, porto e detenzione di armi, tentato omicidio e lesioni personali. Il provvedimento emesso dal gip di Milano, ha consentito di sgominare "una struttura criminale organizzata, gravitante nell'ambito di una cosca di 'ndrangheta della Brianza, con base nella province di Milano, Como e Monza".

L'attività d'indagine antimafia è stata condotta fra aprile 2014 e gennaio 2015, e trae origine da un atto intimidatorio verificatosi a marzo 2014 nei confronti di un socio di una discoteca della Brianza. Sette i colpi d'arma da fuoco sparati in quell'occasione contro la sua automobile: ai carabinieri fu subito chiaro che il movente era la volontà di prendere con la forza la gestione e il controllo della discoteca. I carabinieri identificarono subito come responsabili e mandatari dell'intimidazione persone che gravitavano attorno alla famiglia di 'ndrangheta dei Cristello, cosca operante a Seregno e Desio, e impegnata nel Nord Italia in smercio e detenzione di cocaina.

La base logistica per il commercio di droga era la casa del defunto Rocco Cristello, capo della locale di Seregno: nella sua abitazione i carabinieri hanno trovato sia cocaina pronta alla vendita, che delle armi. Altra base logistica era un bar e una sala giochi di Seregno, di proprietà e gestiti da due indagati.

Rocco Cristello fu ucciso a colpi di pistola il 27 marzo 2008 davanti alla sua abitazione di Verano Brianza. Il movente è riconducibile, come racconta il boss pentito 39enne Antonino Belnome, arrestato a luglio 2010, a contrasti interni tra le cosche Gallace e Novella, attive dalla Brianza all'hinterland milanese.

Dall'indagine sfociata oggi nei 9 arresti dei carabinieri è emerso come la famiglia di 'ndrangheta Cristello, a seguito dei danni economici subiti a causa dei processi a cui alcuni parenti e soci in affari sono stati sottoposti, uno su tutti Crimine Infinito, si stessero nuovamente organizzando per prendere il predominio del territorio

attraverso il mercato delle sostanze stupefacenti. L'associazione criminale è stata in parte smantellata oggi, mentre gli affiliati erano impegnati a tutelare il patrimonio della cosca e a pianificare nuovi progetti redditizi.

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