Una rissa choc che ha sconvolto i passanti e i residenti di Catania. Quella avvenuta nella città siciliana è stata una vera e propria guerra per il controllo del territorio, che non è finita in tragedia solo per miracolo.
Il tutto è avvenuto due giorni fa alla Fiera di Catania in piazza Carlo Alberto. Quando i commercianti catanesi e quelli africani si sono lanciati addosso di tutto e si sono colpiti a suon di mazze e bastoni. All'improvviso, dopo qualche minuto di vera e propria guerriglia urbana, uno degli ambulanti italiani è salito sopra al furgone ed ha messo in moto il mezzo. Poi è piombato a tutta velocità contro i rivali africani, rischiando di ammazzarne qualcuno.
Non contento, inserisce la retromarcia e prova a completare l'opera (guarda il video choc). I pedoni però sono riusciti a scansarsi e ad evitare una fine tremenda per una assurda rissa in pieno giorno. Come scrive il Corriere del Mezzogiorno, gli ambulanti africani avrebbero affermato che l'uomo alla guida del furgone li avrebbe più volte provocati, probabilmente perché gli stranieri vendono merce contraffatta.
L'unico indagato per la rissa è il catanese Orazio Salice, classe 1962. Secondo quanto emerso dalle versioni degli africani e dell'indagato, tutto sarebbe nato a causa del rifiuto da parte di un ambulante africano di spostare la sua merce dal marciapiede. "Ha chiesto di spostarsi perché altrimenti non sarebbe riuscito a passare col camion", ha detto a MeridioNews Dario Mori, legale di Orazio Salice. Diversa la versione degli africani: "C'erano state tante discussioni prima, ce l'ha con noi perché lui vende meno".
Il giorno
successivo la municipale ha realizzato alcuni blitz al mercato ed ha requisito 2700 pezzi contraffatti tra scarpe, occhiali, orologi e borse. Inoltre un senegalese è stato denunciato per contraffazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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