Se lo chiedete a lui, il "metodo Salvini" non esiste. Secondo il leader della Lega Nord, piuttosto, "esiste la verità: fare cose in cui si crede per cercare di migliorare le nostre città e il Paese".
Ma è forse proprio questo suo modo di descriversi (semplicità e scorrettezza politica) a confermare l'esistenza di uno schema. Quel sistema comunicativo (e non solo) che hanno provato a raccontare Francesco Maria Del Vigo e Domenico Ferrara, giornalisti de ilGiornale, nel loro libro "Il metodo Salvini" (Sperling&Kupfer, 19 euro).
Alla presentazione in piazza Duomo a Milano, in una delle sale della libreria Mondadori, insieme agli autori erano presenti lo stesso leader leghista e Vittorio Feltri, che ha firmato la prefazione. Salvini è dappertutto: televisione, rete e territorio. "Per scrivere il libro siamo partiti da questo - dice Del Vigo - volevamo raccontarne la potenza di fuoco comunicativa e i segreti della semplicità del messaggio, che evidentemente piace a molti".
"Quello di cui mi preoccupo è di non dire bugie - conferma Salvini - se fossi Renzi sarei preoccupatissimo: si deve ricordare tutte quelle che spara ogni giorno, altrimenti rischia di perdere la maschera".
La Lega è cambiata. Su questa evidenza sono stati gettati fiumi di inchiostro. A confermarlo è il direttore Feltri, che a Salvini dà atto di aver migliorato le modalità di trasmissione delle idee del "nuovo" movimento politico: "Salvini è riuscito a superare il maestro: ha una cultura classica più solida e una sensibilità maggiore di Bossi. Quando parlava il Senatùr, io non capivo niente".
Ma a tenere banco nella discussione è soprattuto il futuro della Lega. Cioè la possibilità (o meno) che i leghisti sappiano concretizzare il desiderio di arrivare al governo. "Anche pensatori non riconducibili alla destra, penso a Ricolfi - ha aggiunto Ferrara - affermano che questo è il momento storico di Salvini. La Lega ha colmato dei vuoti di cui molti non si preoccupavano più". "Ma per passare dalla felpa al doppiopetto - conclude - ce ne vuole".
Una provocazione cui Salvini risponde sicuro: "Presto saremo al governo, io mi sto preoccupando di trovare le persone giuste da mettere ai ministeri"."Quando lo avrete letto - conclude il leader del Carroccio - regalate il libro ad un collega o parente scettico". Un modo, anche questo, per conquistare qualche voto. In perfetto "metodo Salvini".
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