Cronache

"Mi darai piacere", l'ombra della sfida online sul suicidio del ragazzino

Uno studente cinese di 15 anni si è lanciato dal dodicesimo piano di un palazzo a Milano. Dietro il suicidio l'ombra di una sfida online sul web

"Mi darai piacere", l'ombra della sfida online sul suicidio del ragazzino

"Se farai questo, mi darai molto piacere". Potrebbe nascondersi l'ombra di una sfida online dietro il suicidio del quindicenne cinese che, nella giornata di lunedì, si è lanciato nel vuoto dal dodicesimo piano di un palazzo alla periferia Nord di Milano. Nel cestino dei rifiuti, a casa del giovane, è stato ritrovato un biglietto che avvalorerebbe l'ipotesi della morte sospetta, forse per via di un challange estrema sul web. In attesa di fare luce sulla vicenda, la procura ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio contro ignoti.

L'ombra di una challenge dietro il suicidio

Si è lanciato nel vuoto dalla finestra dell'appartamento in cui viveva insieme alla sua famiglia, in un vecchio palazzo alla periferia nord del capoluogo lombardo. Lo ha fatto a poche ore dal rientro a scuola, senza lasciare detto alcunchè: nessun sms di addio né una frase sibillina sui social. Eppure, oggi più di ieri, gli inquirenti sono convinti che dietro l'estremo gesto del 15enne cinese si nasconda l'ombra di una sfida online, forse una challenge estrema, come quella di cui fu vittima accertata un altro ragazzino, Igor Maj, a settembre del 2018.

Il biglietto sospetto

L'ipotesi degli investigatori è avvalorata dal ritrovamento di un biglietto nella pattumeria in casa del giovane. "Se farai questo mi darai molto piacere. Se ora partirai, anche tu resterai solo. Se fossi un'aquila, volerei da te", reciterebbe il testo dello scritto. Stando a quanto apprende Il Giorno, ad accorgersi del pizzino sarebbe stato lo zio del ragazzo che, nel comprensibile trambusto di ieri, è riuscito a recuperare la traccia. Al momento, non è esclusa l'ipotesi di un gesto volontario ma i reperti raccolti aprono a un nuovo, inquietante scenario. In attesa di fare luce sulla vicenda, la procura di Milano ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio contro ignoti.

Il racconto della famiglia

La sorella del 15enne ha raccontato agli inquirenti che il fratello trascorresse molte ore al pc partecipando quasi ininterrottamente ad alcuni giochi virtuali con altri coetanei. Una testimonianza che rafforza la pista di una sfida estrema, fatale, sul web.

Ora gli investigatori passeranno al setaccio i contenuti delle chat e degli altri dispositivi in uso dal liceale al fine di accertare o escludere eventuali responsabilità esterne nella drammatica vicenda.

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