Migranti, la Cei torna in campo: "No al clima di paura e rifiuto"

La Cei: "Non possiamo lasciare che inquietudini e paure condizionino le nostre scelte, determino le nostre risposte, alimentino un clima di diffidenza e disprezzo, di rabbia e rifiuto"

Migranti, la Cei torna in campo: "No al clima di paura e rifiuto"

"Come Pastori della Chiesa non pretendiamo di offrire soluzioni a buon mercato. Rispetto a quanto accade non intendiamo, però, né volgere lo sguardo altrove, né far nostre parole sprezzanti e atteggiamenti aggressivi. Non possiamo lasciare che inquietudini e paure condizionino le nostre scelte, determino le nostre risposte, alimentino un clima di diffidenza e disprezzo, di rabbia e rifiuto". Così la Conferenza episcopale italiana torna sul tema dell'accoglienza ai migranti.

"Gli occhi sbarrati e lo sguardo vitreo di chi si vede sottratto in extremis all'abisso che ha inghiottito altre vite umane sono solo l'ultima immagine di una tragedia alla quale non ci è dato di assuefarci - sottolinea la presidenza della Cei - Ci sentiamo responsabili di questo esercito di poveri, vittime di guerre e fame, di deserti e torture. È la storia sofferta di uomini e donne e bambini che, mentre impedisce di chiudere frontiere e alzare barriere, ci chiede di osare la solidarietà, la giustizia e la pace. Animati dal Vangelo di Gesù Cristo continuiamo a prestare la nostra voce a chi ne è privo - prosegue la nota - Camminiamo con le nostre comunità cristiane, coinvolgendoci in un'accoglienza diffusa e capace di autentica fraternità. Guardiamo con gratitudine a quanti, accanto e insieme a noi, con la loro disponibilità sono segno di compassione, lungimiranza e coraggio, costruttori di una cultura inclusiva, capace di proteggere, promuovere e integrare. Avvertiamo in maniera inequivocabile che la via per salvare la nostra stessa umanità dalla volgarità e dall'imbarbarimento passa dall'impegno a custodire la vita - ammonisce la Cei - Ogni vita. A partire da quella più esposta, umiliata e calpestata".

Sul tema è intervenuto anche il presidente della Camera Roberto Fico che ha dichiarato: "Il salvataggio delle vite in mare è un atto fondamentale e importate dal quale l'Italia non si è mai tirata indietro e mai lo farà.

Apprezzo le parole del ministro Toninelli che ha detto che in mare non esistono razza, religione e colore della pelle. Le vite in mare vanno sempre salvate. Non c'è dubbio che l'Italia sia stata lasciata sola. Da molto tempo si chiede un aiuto e una politica europea chiara. Si deve essere duri con l'Europa".

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