Cronache

Migranti, "nave italiana li riporta in Libia". Salvini nega: "Male informati"

La Asso Ventotto con 108 migranti si dirige verso Tripoli. L'imbarcazione si è coordinata con la Guardia costiera libica

Migranti, "nave italiana li riporta in Libia". Salvini nega: "Male informati"

È la prima volta che accade. Una nave italiana, la Asso Ventotto, una imbarcazione di sostegno a una piattaforma petrolifera, dopo aver recuperato un carico di migranti si è diretta verso Tripoli per far sbarcare i naufraghi in territorio libico. La nave si è coordinata con la Guardia costiera di Tripoli che è competente in quelle acque per la gestione delle operazioni Sar di ricerca e soccorso.

"Abbiamo appreso che uno dei gommoni segnalati oggi dalla Guardia Costiera italiana con 108 persone a bordo nel Mediterraneo è stato soccorso dalla Nave Asso Ventotto, battente bandiera italiana, che si sta dirigendo verso Tripoli. Non sappiamo ancora se questa operazione avviene su indicazione della Guardia Costiera Italiana, ma se così fosse si tratterebbe di un precedente gravissimo, un vero e proprio respingimento collettivo di cui l'Italia ed il comandante della nave risponderanno davanti ad un tribunale", ha detto Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali da bordo della Open Arms. "Il diritto internazionale - ha aggiunto - prevede che le persone salvate in mare debbano essere portate in un porto sicuro e quelli libici, nonostante la mistificazione della realtà da parte del governo italiano, non possono essere considerati tali".

Il caso si aggiunge a quelli della Lifeline, della Vos Thalassa e della Nave Diciotti italiana, su cui il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha avviato un vero e proprio braccio di ferro con i governi europei per fare in modo che l'Italia non si trasformi nel campo profughi dell'Europa.

Il caso della Asso Ventotto diventa così un precedente importante. E si tratta di una sfida all'Unione Europea che solo qualche giorno fa aveva dichiarato come Bruxelles non riconosca la Libia come un porto sicuro. Solo ieri Roberto Fico, presidente della Camera, aveva ripetuto il concetto: "I migranti non possono essere riportati lì". A quanto pare si sbagliava.

Sul caso si è subito scatenata la polemica politica. Il ministro dell'Interno Salvini, però, ha negato la ricostruzione del parlamentare di Leu: "La Guardia Costiera Italiana non ha coordinato e partecipato a nessuna di queste operazioni, come falsamente dichiarato da una Ong straniera e da un parlamentare di sinistra male informato". E mentre l'Unhcr sta "raccogliendo tutte le informazioni necessarie sul caso del rimorchiatore italiano #AssoVentotto che avrebbe riportato in Libia 108 persone soccorse nel Mediterraneo", la Guardia costiera italiana ha smentito la versione che vorrebbe l'Italia coinvolta in questa operazione: "È stata direttamente la Guardia costiera libica a coordinare le attività del rimorchiatore italiano Asso 28 nelle operazioni di recupero e soccorso - ha riferito la nostra Marina - riportandoli quindi in Libia, dei circa 100 migranti che erano a bordo di un gommone nel Mediterraneo centrale.

L'intera operazione è stata diretta dalle autorità libiche".

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