Le Ong hanno tirato i remi in barca. Il codice Minniti, approvato dall'Ue, ha portato alla sospensione delle operazioni di salvataggio dei migranti nel Mediterraneo da parte di Medici senza frontiere, Sea Eye e Save the Children. Non solo. A disarmare le ong ci ha pensato anche l'annuncio di Tripoli di voler istituire una zona Sar molto ampia, ben oltre le sue acque territoriali, nella quale sarebbe possibile operare solo dietro la sua autorizzazione.
Ma chi colmerà adesso il vuoto? Secondo quanto spiega una fonte qualificata vicina al ministro Minniti riportata da Repubblica, se il flusso di migranti dovesse riprendere allora il Viminale chiederà "alle missioni europee Sophia e Triton, e ai mercantili di passaggio, di aiutare la Guardia costiera nei soccorsi, esattamente come avveniva prima dell'arrivo delle navi umanitarie nel Mediterraneo".
Se l'Italia chiedesse un rafforzamento dell'operazione Triton di controllo delle frontiere Ue nel Mediterraneo, la Commissione europea sarebbe pronta a valutarlo dal momento che "le necessità di dispiegamento vengono costantemente monitorate e aggiustate in base alla situazione se necessario". È quanto ha detto una portavoce della Commissione europea, Tove Ernst, rispondendo alla domanda di una giornalista che chiedeva se l'Italia abbia richiesto un rafforzamento per Triton dal momento che tre ong hanno deciso di sospendere la loro missione nel Mediterraneo. "Il piano operativo di Triton è concordato con le autorità italiane e gli attuali livelli di dispiegamento di risorse corrispondono alle necessità identificate dalle autorità italiane", ha risposto la portavoce dell'esecutivo comunitario, aggiungendo che "queste necessità di dispiegamento naturalmente sono costantemente monitorate e aggiustate se necessario". "Se questa richiesta (di rafforzamento ndr.
) venisse fatta dalle autorità italiane, verrebbe valutata e si verificherebbe se c'è la necessità di un rafforzamento", ha proseguito la portavoce, concludendo che "le necessità di dispiegamento vengono costantemente monitorate e aggiustate in base alla situazione se necessario". La portavoce ha ribadito che "la Commissione è fortemente impegnata nel sostenere l'Italia" sul tema dell'immigrazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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