A Milano sfila l’orgoglio gay (senza mascherina e distanze)

Molte le persone in strada a Milano senza mascherina per il Pride 2020. Eppure sono ancora valide le regole per contrastare il coronavirus

A Milano sfila l’orgoglio gay (senza mascherina e distanze)

Ci sono manifestazioni e manifestazioni. Quando è il mondo progressista a scendere in piazza, come oggi a Milano con il Pride 2020, allora non ci sono problemi di distanziamento sociale o di mascherine, un po’ come se i manifestanti avessero già sviluppato una sorta di vaccino contro il coronavirus. In questo caso va tutto bene e non si alzano voci critiche. Quando, invece, è il centrodestra a sfilare allora sono dolori. Polemiche a non finire, accuse di sconsideratezza e allarmi per possibili focolai dovuti proprio alla presenza in strada di migliaia di persone. Tra gli eventi che non hanno suscitato polemiche si ricordano le manifestazione per il 25 aprile, tra l’altro quando si era ancora nella "fase 1" dell’emergenza sanitaria, o quelle per l’uccisione negli Usa dell’afroamericano George Floyd. In quest’ultimo caso, ad esempio, migliaia di persone si erano radunate in diverse città italiane. In alcuni casi le foto scattate raccontano che il distanziamento non era proprio in cima ai pensieri delle persone scese in piazza.

Discorso diverso per chi vuole protestare contro il governo Conte. Dopo la grande e colorata manifestazione del 2 giugno, i maggiori partiti del centro-destra hanno convocato simpatizzanti e militanti di nuovo in piazza a Roma per il prossimo 4 luglio. Ed ecco il colpo di scena. La prefettura ha autorizzato l'ingresso di sole 2000 persone in piazza del Popolo a Roma. "In una piazza di 14.000 mq. Una persona ogni 7 mq. Di grazia, seguendo quali protocolli? E perché gli stessi limiti non sono stati previsti quando, ad esempio, manifestava la sinistra per George Floyd? È ufficiale: le mascherine sono diventate un bavaglio", ha affermato la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

Ma la disparità di trattamento non finisce qui. Oggi a Milano si è svolto il Pride 2020. Già dai ieri Palazzo Marino si è acceso con i colori dell'arcobaleno grazie al supporto di A2A Spa, con i sei colori della bandiera arcobaleno. "In questo modo - sottolinea il Comune - l'Amministrazione intende rinnovare la sua vicinanza e il suo supporto nei confronti della comunità LGBT + milanese".

Tantissime le persone in strada per manifestare l'orgoglio gay. Ovviamente il distanziamento non sempre è stato rispettato. Qualcuno non si è risparmiato un bacio. Ma questa volta c’è di più. Non pochi coloro in strada che non indossavano la mascherina. Eppure non si segnala un intervento delle forze dell’ordine per far rispettare le norme anti-coronavirus o multare i trasgressori.

L’ipotesi, a

questo punto, è che il coronavirus possa scegliere chi e dove colpire. È ovvio che se esistono regole, queste devono essere rispettate da tutti senza distinzioni. Chissà se ora il mondo progressista farà sentire la sua voce.

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