Minorenne aggredita in treno, Salvini: "Una pillola, zac e non lo fanno più"

Il leader della Lega Nord esprime la sua rabbia per quanto accaduto a una ragazza di 16 anni a bordo di un convoglio ferroviario partito da Milano

Minorenne aggredita in treno, Salvini: "Una pillola, zac e non lo fanno più"

"Basta, ci vogliono le maniere forti con questi balordi!", così Matteo Salvini si sfoga sul proprio profilo Facebook. Il riferimento è alla violenza subita da una ragazza di 16 anni a bordo di un treno che da Milano, partito dalla stazione di Porta Genova, viaggiava in direzione Mortara, nel Pavese.

La minore è salita sul convoglio insieme a un'amica che però è scesa dal treno qualche fermata prima, lasciando la 16enne da sola sul vagone. La ragazza è stata aggredita da due stranieri, che sono però riusciti a scappare. Calci, pugni e ripetuti palpeggiamenti alle parti intime. Inizialmente aveva deciso di non raccontare nulla ai genitori ma, a distanza di qualche giorno, ha avvertito dei malori. Portata in ospedale, la 16enne ha descritto quanto accadutole. Ha una costola fratturata e contusioni multiple. La prognosi è a 20 giorni.

"Due nordafricani avrebbero invece picchiato e molestato giovedì una ragazza italiana di 16 anni sul treno per Vigevano (Pavia)" - scrive Salvini - "Per quelli che violentano, una pillola, zac e non lo fanno più!". Anche Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord, commenta l'aggressione alla ragazzina: "I treni delle tratte lombarde continuano a essere teatro di violente aggressioni o rapine, quasi sempre commesse da immigrati stranieri, questo a prescindere dall'ultimo gravissimo caso, l'aggressione e la violenza sessuale ai danni della 16enne sulla linea ferroviaria Milano-Mortara, su cui gli inquirenti devono fare ancora luce".

"La Regione Lombardia, a sue spese, sta pagando un servizio di vigilanza privata sui treni lombardi e nelle stazioni" - continua Grimoldi - "ma è evidente che serve di più.

In Lombardia non passa settimana senza che su qualche tratta lombarda non si registri un episodio di violenza e per evitare tutto questo servono i militari dell'esercito, sui vagoni e nelle stazioni, per controllare quanto avviene a bordo ma anche chi sale e chi scende. Il ministro Minniti e il ministro Pinotti si attivino: i pendolari lombardi devono viaggiare in condizioni di sicurezza".

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