Cronache

"Sono missili...". L'incredibile gaffe di Dibba. Gelo in studio

Su La7, l'ex grillino incorre in uno strafalcione bellico. Parla di "missili supersonici" e il sottosegretario Della Vedova lo silura: "Ipersonici". Poi il botta e risposta. "Sono obiettore", "Anche io, ma leggo"

"Sono missili...". L'incredibile gaffe di Dibba. Gelo in studio

Gaffe "supersonica" per Alessandro Di Battista. Ieri sera, in tv, l'ex parlamentare grillino contrario all'invio di armi in Ucraina ha estratto dall'arsenale delle castronerie uno strafalcione a scoppio immediato. La deflagrazione la si è udita in diretta su La7. In studio, a diMartedì, si stava discutendo del conflitto e Dibba non ha perso l'occasione per ribadire il proprio scetticismo da salotto sul sostegno armato a Kiev. "Contesto la semplificazione per cui se non invii le armi pretendi che gli ucraini si arrendano. Non è così", ha tuonato l'ex deputato. Poi, proprio in riferimento agli armamenti, la cantonata prontamente messa in evidenza dal sottosegretario agli esteri Benedetto Della Vedova, seduto lì accanto.

Evocando il rischio di un'ulteriore escalation bellica, Di Battista ha parlato dell'impiego dei "missili supersonici" da parte degli uomini di Putin. E Della Vedova lo ha corretto seduta stante: "Ipersonici". Il riferimento era infatti ai potenti missili Kinzhal da parte dell'esercito russo. A quel punto, l'ex deputato grillino non ha potuto fare altro che giustificarsi della gaffe militaresca, innescando un fulmineo botta e risposta con l'interlocutore. "Non è il mio campo, sono obiettore di coscienza", ha chiosato Dibba. Ma il sottosegretario, implacabile, lo ha fulminato: "Anche io, ma leggo".

La svista dell'attivista politico non è passata inosservata e anzi ha trovato un'ironica cassa di risonaza sui social. Poco prima, nelle proprie dissertazioni televisive, Di Battista si era anche scagliato contro il premier Mario Draghi per le sue recentissime e ferme dichiarazioni sul conflitto in Ucraina. "Ha fatto un discorso più guerrafondaio di Zelensky, perché le bombe non arrivano in testa a lui. È sparito dalla scena internazionale. Risponde signorsì a Washington, che non vuole la fine delle guerra immediata, perché a qualcuno conviene", ha attaccato l'ex pentastellato, ormai ospite abituale della trasmissione di La7 condotta da Giovanni Floris.

A proposito: nel prosieguo della discussione, Di Battista ha avuto un sostenuto scambio di battute proprio con il padrone di casa. "La Rai ha oscurato i nostri inviati in Russia", ha lamentato l'attivista politico, alludendo alla momentanea (e in realtà già revocata) decisione del servizio pubblico di sospendere le corrispondenze da Mosca per motivi di sicurezza. "Vorrei un inviato a Mosca che mi racconta la realtà, che non sono solo le manifestazioni", ha incalzato l'ex deputato. E Floris, guardandolo stupito: "Ma se racconta la realtà lo arrestano, là. Sono 15 anni di carcere".

Sospiro di Dibba, sipario.

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