Cronache

Modena, accoltella gambiano per la bici: nigeriano bandito dal centro

Non gravi le ferite riportate dal gambiano, dimesso poche ore dopo il ricovero dal Policlinico. Nessuna notizia di provvedimenti nei confronti del responsabile: per ora si sa solo che è stato allontanato dal centro di accoglienza di cui era ospite

Modena, accoltella gambiano per la bici: nigeriano bandito dal centro

Il litigio per una bicicletta da parte di due richiedenti asilo di Modena si conclude con l'accoltellamento di uno dei contendenti.

L'episodio durante la tarda mattinata di ieri, intorno alle 13, quando tra i due stranieri ospiti della struttura d'accoglienza "Casa di Abramo" si è originata un'accesa discussione dai toni via via più accesi. Causa scatenante della violenta lite la contesa di una bicicletta, che entrambi gli africani pretendevano di utilizzare in quel momento.

In preda alla furia, uno dei due extracomunitari, un nigeriano di 30 anni, si è precipitato in cucina per prendere possesso di un coltello con cui ha poi colpito il rivale. Quest'ultimo, un 25enne gambiano, è stato raggiunto da un fendente che lo ha ferito alla coscia facendolo cadere a terra.

Operatori ed altri ospiti presenti in quei momenti concitati sono riusciti a disarmare ed a fermare il nigeriano, assistendo immediatamente la sua vittima. Sul posto sono sopraggiunti gli agenti della questura di Modena ed un'ambulanza del 118, che ha trasportato il 25enne al pronto soccorso per le cure del caso. Non grave la ferita riportata dallo straniero, dimesso dopo poche ore dal Policlinico.

I poliziotti intervenuti in via delle Suore hanno raccolto la testimonianza dei presenti e, secondo quanto riportato dalla stampa locale, le indagini sarebbero tuttora in corso. Nessuna notizia di provvedimenti presi nei confronti del responsabile, che a quanto pare è stato semplicemente bandito dalla struttura di cui era ospite.

Così hanno raccontato a "Il Resto del Carlino" Massimo Giorgi e Marco Casali, cioè il direttore della Onlus "Porta Aperta" (che gestisce la "Casa di Abramo") e uno dei dipendenti del centro presenti durante l'aggressione. "I due richiedenti asilo fanno parte del gruppo di stranieri affidati dalla prefettura a Porta Aperta. A far scaturire la lite è stato appunto l’utilizzo di una bicicletta. Come educatore sono intervenuto immediatamente insime agli altri ospiti dell’associazione per dividere i due litiganti. Abbiamo subito avvisato le forze dell’ordine, arrivate in breve tempo e la prefettura al fine di prendere i dovuti provvedimenti nei confronti dell’aggressore.

Non si erano mai verificati episodi simili nella casa di Abramo".

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