Mola di Bari, ragazza segregata in casa in condizioni di degrado

I genitori e la figlia sono stati rinchiusi in strutture sanitarie differenti

Mola di Bari, ragazza segregata in casa in condizioni di degrado

Una storia drammatica quella di Anna Paola, una ragazza di 28 anni tenuta segregata in casa insieme alla madre, dal padre. L'abitazione è stata individuata dai carabinieri, che si sono mossi dopo le denunce dei vicini a Mola di Bari. L’abitazione era in uno stato di degrado totale. Fino ai 18 anni Anna Paola era seguita dagli assistenti sociali e dal medico, poi più nulla. Di lei si sono perse le tracce. Un mistero. Chi abitava nelle vicinanze non ha mai più visto la ragazza. Poi, dopo il caso della giovane morta di stenti a Polignano tra escrementi e rifiuti, hanno avuto il coraggio di denuciare il "mistero" della giovane vicina. Salvandola da una sorte peggiore. Il destino di Anna Paola, ha preso una rotta diversa grazie all'inchiesta sulla morte di Paola, altro centro in provincia di Bari. Ad accomunarle, in parte, il nome e una vita di stenti. Non capite dai genitori che hanno rifiutato, probabilmente, ogni tipo di assistenza.

Non si parla ancora di segregazione, ma gli elementi raccolti sono al vaglio della procura. Entrambi i genitori sono stati segnalati al servizio di igiene mentale dopo la triste scoperta delle condizioni in cui vivevano tutti e tre in casa. Secondo quanto si apprende dalle fonti di stampa, il medico di famiglia ha dichiarato ai carabinieri di non vedere madre e figlia da anni. La prima è stata subito portata dal 118 al Policlinico di Bari per poi essere messa in una struttura protetta. In un'altra viene collocata la figlia di 28 anni.

Anche il capofamiglia, è stato chiuso in una struttura di accoglienza. La casa, quando i carabinieri hanno chiesto al padre di fare un sopralluogo, era in condizioni di degrado sanitario. C'erano rifiuti ovunque. Tapparelle abbassate, buio, solitudine. Un quadro terribile.

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