I finanzieri della compagnia di Monza ne hanno sequestrati oltre 51mila, tutti ritenuti pericolosi perché fabbricati in violazione del codice del consumo e delle normative di settore che fissano gli standard minimi di sicurezza. Si tratta di giocattoli destinati alla vendita e i controlli delle Fiamme Gialle hanno interessato un'azienda della Brianza, gestita da un imprenditore di nazionalità cinese, all'interno della quale erano venduti e depositati migliaia di cubi, biglie, fionde, dadi e calamite privi del marchio CE, oltre a diversi accenditori a gas sprovvisti della sicura anti accensione. La marcatura CE, in vigore dal 1993, indica tutte le pratiche obbligatorie per i prodotti per i quali esiste una direttiva comunitaria, che include, appunto, l'applicazione del simbolo, che mancava sulla merce ritirata. Un epiosodio simile si era verificato a Torino, pochi giorni fa, quando la Guardia di Finanza aveva eseguito un maxi sequestro di materiale contraffatto.
Per tutti i prodotti, del valore di circa 36mila euro, non c'era alcuna etichetta che ne indicasse la provenienza o i canali di importazione, né erano riportate
indicazioni sulla composizione o sui materiali utilizzati per la fabbricazione. Non erano esibite nemmeno le avvertenze in grado di informare i consumatori sulle modalità di utilizzo o sui rischi che ne potevano derivare.
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