Cronache

Morto dopo una partita di calcetto: aperta un'inchiesta su Piero Sonaglia

Un'inchiesta è stata aperta per valutare le cause del decesso dell'assistente televisivo, morto dopo una partita di calcetto insieme al figlio

Morto dopo una partita di calcetto: aperta un'inchiesta su Piero Sonaglia

La Procura di Roma ha disposto ulteriori accertamenti sulla morte di Piero Sonaglia. L'uomo, 51 anni assistente di studio di numerosi programmi Mediaset, è deceduto dopo una partita di calcetto, disputata insieme al figlio e a altri amici sul campo di via Amenduni a Ostia.

Secondo quanto riportato da Fanpage.it, il pubblico ministero ha aperto un fascicolo d'inchiesta per fare luce su quanto accaduto la sera del primo aprile, quando Sonaglia dopo avere giocato si è accasciato al terra colpito da un malore, dal quale non si è più ripreso. L'ipotesi avanzata dal medico che lo ha soccorso è che a ucciderlo sia stato un infarto, oppure un possibile trauma subito nello scontro con un altro giocatore sul campo. Anche se si tratta di un atto dovuto in casi come questo, la Procura non esclude che a causare la morte di Sonaglia possa essere stato uno scontro in campo. Solo l'esame autoptico, però, potrà rivelare la vera causa del decesso.

Nei prossimi giorni la salma di Piero Sonaglia sarà dunque sottoposta ad autopsia, che verrà eseguita dai medici dell'istituto di Medicina legale dell'Università di Tor Vergata. I risultati, attesi entro qualche giorno, potranno aiutare gli inquirenti a evidenziare le cause della morte dell'uomo, autorizzando così i funerali.

La morte improvvisa di Piero Sonaglia ha sconvolto il mondo della televisione. L'assistente di studio di programmi come Amici, Uomini e donne e Tu si que vales era molto amato e apprezzato. La notizia della sua scomparsa è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Nessuno si aspettava che potesse morire dopo avere trascorso qualche ora spensierata in compagnia del figlio maggiore al calcetto vicino a casa. Vani i tentativi di rianimarlo. Sonaglia è stato subito soccorso dagli amici e dai medici del 118 arrivati sul posto tempestivamente. Ma non c'è stato niente da fare.

"Fa davvero malissimo. La tua voce, il tuo volto, il tuo sguardo attento, il tuo modo di esserci, la capacità di ascoltare. Ti ho voluto bene, ti voglio bene e te ne vorrò sempre", ha scritto Maria De Filippi, salutando l'amico e collega con il quale, per anni, ha lavorato fianco a fianco.

Un dolore che ora gli amici e i familiari vogliono solo celebrare con un degno funerale.

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