Morti in discoteca, il Papa: "Basta con feste senza freni"

Il Pontefice: "I ritmi sregolati della festa fanno vittime, spesso giovani. Riscoprite le feste in famiglia"

Morti in discoteca, il Papa: "Basta con feste senza freni"

"I ritmi sregolati della festa fanno vittime, spesso giovani". Lo ha detto Papa Bergoglio nel corso dell'udienza generale del mercoledì in Vaticano, dedicata oggi alla dimensione della festa. "Il tempo del riposo, soprattutto quello domenicale - ha aggiunto - è
destinato a noi perché possiamo godere di ciò che non si produce e non si consuma, non si compra e non si vende. E invece vediamo che l'ideologia del profitto e del consumo vuole mangiarsi anche la festa: anch'essa a volte viene ridotta a un 'affare', a un modo per fare soldi e per spenderli". "E' per questo che lavoriamo? - ha chiesto il Pontefice -. L'ingordigia del consumare, che comporta lo spreco, è un brutto virus che, tra l'altro, ci fa ritrovare alla fine più stanchi di prima. Nuoce al lavoro vero, e consuma la vita".

"La famiglia - ha detto il Papa in udienza generale - ha una competenza straordinaria per capire, indirizzare, valorizzare, l’autentico valore della festa, ma come sono belle le feste in famiglia. Non è un caso - ha commentato - se le feste in cui c’è posto per tutta la famiglia sono quelle che riescono meglio, meglio delle fatiche che ci costano, come un capolavoro di semplicità bello perchè non finto".

"La festa - ha detto in un passaggio precedente - non è la pigrizia di starsene in poltrona o l’ebbrezza di una sciocca evasione, ma anzitutto uno sguardo amorevole e grato sul lavoro ben fatto", dove lavoro "non è solo nel senso del mestiere o della professione, ma in senso ampio, ogni azione con cui noi uomini e donne possiamo collaborare all’opera creatrice di
Dio".

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