Cronache

Morto Giuliano Coppini, l'imprenditore re dei filati

Si è spento a 72 anni a Firenze. In passato aveva collaborato con Giorgio Armani e Gianfranco Ferrè

Morto Giuliano Coppini, l'imprenditore re dei filati

È morto la notte scorsa nella sua casa di Firenze Giuliano Coppini, fondatore 40 anni fa di Lineapiù, l’imprenditore che ha cambiato il mondo dei filati e della maglieria. "Si è spento a 72 anni, dopo un periodo di malattia, lasciando un’eredità professionale immensa e un segno indelebile nel mondo della moda", ha annunciato la sua azienda, di cui era presidente onorario e direttore creativo.

Nel 1975 Coppini aveva fondato Lineapiù, dedicandosi alla creazione di filati fantasia in fibre nobili per il mondo della moda e del lusso. Innovazione, ricerca, sperimentazione sono stati i tratti distintivi di un percorso umano e professionale sempre dedicato ad esplorare i confini estetici e tecnici delle fibre. La sede è a Capalle, una frazione del comune di Campi Bisenzio (Firenze).

"Nel 1975, insieme ad altri tre soci, pensammo di creare qualcosa di nuovo: un’azienda capace di inventare fili mai visti prima, inusuali, pieni di fantasia, di creatività, di innovazione. Eravamo convinti che saremmo riusciti ad innovare un settore che ci appariva un pò statico - ha raccontato Coppini in un libro celebrativo per i 40 anni dell’azienda - Su queste basi nacque Lineapiù, guidata da una filosofia molto precisa, che è rimasta intatta per tutto questo tempo".

A Coppini si devono alcune innovazioni fondamentali che hanno cambiato il volto non solo dell’industria manifatturiera tessile, ma della moda stessa. Primo fra tutti, nel 1986, l’impiego della viscosa nei filati: ampliando enormemente i confini della maglieria e le possibilità per gli stilisti di sperimentare nuovi linguaggi. Altra caratteristica distintiva è costituita proprio dal rapporto con le maison di moda. Sin dagli albori Lineapiù ha infatti sviluppato filati speciali: strumenti per la creatività
degli stilisti negli anni in cui si strutturava quello che poi sarebbe diventato il made in Italy. Stilisti come Giorgio Armani, Gianfranco Ferrè, Gianni Versace, Azzedie Alaïa hanno trovato in Lineapiù l’interlocutore capace di dare forma alle proprie visioni e
struttura tattile ai propri desideri.

Centrale al lavoro di una vita è stata la ricerca della bellezza ad ogni costo, ladeterminazione a superare i limiti apparenti, la volontà di rendere il filato protagonista: la capacità unica di racchiudere ricchezza, intelligenza e fascino in
quell’insieme di fibre chiamato "filo".

"Se oggi mi volto indietro per rileggere queste quattro decadi, nelle quali l’esperienza, la passione, gli accadimenti familiari e aziendali si sono fusi in un unico grande racconto, vedo la storia di un’impresa dedicata al culto del bello, al superamento dei limiti, alla ricerca costante della qualità in ogni ambito in cui questa possa manifestarsi - ha scritto di recente Coppini - Questo è il messaggio di Lineapiù - e il suo segreto - la sua forza, l’anima inestinguibile che l’ha accompagnata nei momenti felici come nelle difficoltà e che ora, dopo quarant’anni, è vivo più che mai".

Dal 2010 Giuliano Coppini era presidente onorario di Lineapiù Italia, da quando Alessandro Bastagli - entrando nel capitale dell’azienda di Capalle - aveva favorito il grande rilancio del marchio. "Conosco Giuliano Coppini da una vita, gli sono stato amico, compagno di strada e poi ho avuto il privilegio di lavorare al suo fianco in Lineapiù Italia in questi 5 anni. Era un uomo ricco di mille sfumature, animato da una inestinguibile passione per il lavoro.

In questi anni, e poi ancor più nei mesi della malattia, ho avuto l’impressione che mi volesse trasmettere tutto il suo sapere e la sua grande passione per quell’incredibile mondo racchiuso in un semplice filo", ha commentato Alessandro Bastagli, presidente Lineapiù Italia.

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