È morto ieri sera a Bologna il fratello maggiore dell'ex premier Romano Prodi.
Paolo Prodi aveva 84 anni e si è spento dopo anni di battaglia contro la malattia. Paolo è stato un ex deputato, uno storico e un docente universitario, è stato anche tra i cofondatori della rivista Il Mulino. "Storico, intellettuale, docente universitario - scrive in un messaggio di cordoglio il parlamentare del Pd Andrea De Maria -. Ho avuto modo di conoscerlo personalmente e ne ricordo la grande competenza, la lucidità di pensiero, il rigore nello studio e nell' argomentare. Una personalità di grandissimo profilo e molto autorevole".
Paolo Prodi è stato anche autore di numerosi libri, ha insegnato storia nell'università di Trento, di Roma e all'Alma Mater di Bologna. "Uno storico dall'altissimo profilo e intellettuale che ha contribuito, fondando l'associazione Il Mulino, al dibattito politico e culturale in Italia - scrive in una nota il sindaco di Bologna, Virginio Merola -. Con lui scompare una voce autorevole che negli ultimi anni ha consegnato riflessioni importanti sulla crisi della civiltà liberaldemocratica. Consiglio a tutti di leggere uno dei suoi ultimi libri, Il tramonto della rivoluzione, per capire come abbiamo bisogno di un mutamento che non possa essere solo quelle delle tecnologie sganciato da una visione di sviluppo e da un modello sociale".
Moltissimi altri politici hanno diffuso messaggi di cordoglio per la morte del fratello maggiore dell'ex premier Romando Prodi. Anche il vicesegretario nazionale del Pd, Lorenzo Guerini, ha voluto omaggiare il celebre intellettuale: "Esprimo il cordoglio di tutto il Partito Democratico per la scomparsa di Paolo Prodi.
La sua figura di storico, di docente universitario e intellettuale appassionato alla politica lascia un contributo importante di idee e valori per il Paese. Alla sua famiglia esprimiamo tutta la nostra vicinanza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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