Cronache

Napoli, 15enne stuprata dal branco: "Tutti sapevano, ma negavano l'evidenza"

La ragazzina è stata più volte suprata. L'assessore comunale ha spiegato che tutti sapevano, ma volevano negare l'evidenza. Ora non potranno più

Napoli, 15enne stuprata dal branco: "Tutti sapevano, ma negavano l'evidenza"

Spuntano nuovi dettagli sullo stupro di branco che ha come vittima una 15enne di Pimonte (Napoli): "In città se ne parlava già da tempo, ma nessuno voleva crederci, ora con gli arresti non si può più negare l'evidenza".

L'assessore alle pari opportunità e alle politiche giovani, Anna Ospizio ha commentato la notizia della violenza sessuale che ha come protagonisti una ragazzina e un branco di 12 minorenni. "Non avrei mai voluto che questi fatti accadessero nel mio Comune. Vivo questo momento come un fallimento delle istituzioni" - ha detto a ilmattino l'assessore.

Sì, un fallimento perché la povera 15enne ha subito ripetute violenze. La sua denuncia non riguarda un episodio isolato, la ragazzina è stata stuprata più volte da quegli orchi. Ecco come sono andate le cose. La vittima era stata filmato durante un rapporto sessuale con il suo fidanzato (nel corso delle indagini è emerso che il giovanotto è figlio di un boss mafioso locale ndr).

Con questo filmato era stata messa in trappola proprio dal suo fidanzato: se la 15enne non avesse acconsentito a fare sesso di gruppo, lui avrebbe prubblicato sui social il video. Le cose sono andate avanti così per un mese, fino a quando la vittima dello stupro ha denunciato il fatto.

Secondo lo straziante racconto dell'adolescente, infatti, il comportamento del suo fidanzato era "ambiguo". Prima dello stupro, avrebbe fatto finta di difenderla dal branco, poi con il telefonino avrebbe iniziato a riprendere le violenze. Nella messinscena il ragazzo si sarebbe anche fatto minacciare con un coltello.

Ma non è tutto. Dalle indagini è emerso anche che le amiche del cuore della 15enne aveva messo in guardia la vittima già da tempo. Come riporta ilmattino, le ragazze le avrebbero più volte consigliato di stargli lontano perché non era una persona affidabile. Ma queste parole a nulla sono servite perché la vittima si era innamorata della persona sbagliata.

Le violenze sono andate avanti per giorni. E dopo il primo stupro di gruppo, la terribile voce sulla vicenda ha iniziato a diffondersi per il paese. "Nessuno voleva crederci - ha spiegato l'assessore. Ora, purtroppo, con gli arresti non si può più negare l'evidenza. La ragazza ha raccontato in ritardo cosa è successo perché non si fida delle istituzioni. E' un fallimento. Vorrei capire che cosa è scattato nella testa e nel cuore della vittima per subire tanto a lungo le violenze".

Questa terribile storia non testimonia solo una violenza fisica, ma anche psicologica. A testimoniarlo, un episodio raccontato dalla vittima: nei giorni seguenti alla prima violenza la 15enne si sarebbe sfogata in un parco con le amiche e in quel momento un membro del branco sarebbe arrivato e l'avrebbe presa in giro davanti alle compagne, facendo allusioni a quanto avvenuto qualche sera prima.

Le indagini sono ancora in corso. Intanto i carabinieri hanno trovato su alcuni cellulari dei ragazzini del branco due video dello stupro.

Ancora una volta, il coraggio della vittima e la forza dei suoi genitori hanno permesso di denunciare piccoli criminali che con i loro gesti possono rovinare la vita delle eprsone.

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