Restano indagati 4 ufficiali di Marina e 3 della Guardia Costiera per il naufragio di Lampedusa del 2013 in cui morirono circa 300 persone. Il gip di Roma ha respinto la richiesta di archiviazione di che era stata avanzata dalla Procura. Di fatto dunque i militari restano ancora sotto inchiesta. Il gip duqnue ha predisposto un supplemneto di indagine sul comandante della nave Catia Pellegrino, sugli ufficiali Nicola Giannotta, Luca Licciardi e Leopoldo manna, Filippo Maria Foffi e sugli ufficiali della Guardia Costiera che si trovavano in servzio la notte del naufragio. Sotto inchiesta infatti restano gli ufficiali della sala operativa di Roma, Clarissa Torturro e Antonio Miniero. La richiesta di archviazione era stata avanzata affermando che alla base degli accertamenti sul naufragio avvenuto in acque maltresi, era emersa la telefonata di un migrante con la richiesta di Sos e l'immediata comunicazione da parte della Guardia Costiera a tutte le unità anvali e alle autorità di Malta. Il tutto seguendo le norme internazionali. Di fatto il comando delle operazioni è stato preso da Malta. Ma a quanto apre ci sarebbero nuovi elementi emersi dopo alcune intercettazioni pubblicate da l'Espresso. E sul caso è intervenuto anche Matteo Salvini: "Sospettare che donne e uomini della Marina Militare e della Guardia Costiera abbiano lasciato annegare degli immigrati è un oltraggio alle nostre forze armate.
Si chiuda subito l'indagine! Lasciamo lavorare queste persone, chiedendo loro di salvare chiunque ma di tornare a difendere e presidiare i confini del nostro Paese, senza essere costretti ad aiutare scafisti e finte Ong".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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