Neonata morta di stenti, genitori condannati a 12 anni

Sono stati condannati a 12 anni di carcere i genitori della piccola Aurora, che si è spenta nella notte tra il 26 e il 27 febbraio del 2015 nella loro casa di Milano. Pur non avendo molti soldi la coppia aveva acquistato un'auto nuova

Neonata morta di stenti, genitori condannati a 12 anni

Puniti con una pena di 12 anni di carcere i genitori di una neonata morta di stenti. Marco Falchi e sua moglie Olivia Beatrice Grazioli sono stati condannati per la morte della figlia Aurora, che si è spenta nella notte tra il 26 e il 27 febbraio dello scorso anno nella periferia di Milano. A deciderlo sono stati i giudici della prima corte d'Assise di Milano, presieduta da Ilio Mannucci. I due erano imputati per maltrattamenti aggravati in relazione al decesso della piccola; il pm aveva chiesto una condanna a 20 anni di carcere.

Non è stato un singolo episodio a causare la morte della piccola, ma una serie di gravi disattenzioni. Basti pensare che la piccola non era mai stata visitata da un pediatra. In due occasioni i genitori l'avevano portata al pronto soccorso per la febbre alta. La prima volta, però, non avevano atteso che la figlia fosse visitata; la seconda, invece, la bimba era stata controllata. Il pm inizialmente aveva iscritto nel registro degli indagati per omesso referto il medico che la visitò la seconda volta, 20 giorni prima della morte, perché nonostante lo stato di "magrezza patologica" della piccola, non fece segnalazione alle autorità. Il magistrato poi ha chiesto l'archiviazione per il medico in quanto, pur a fronte a una condotta "superficiale", non ha comunque ravvisato il dolo.

Sul corpo della bambina, denutrita e disidratata, c'erano perfino delle piaghe da decubito. Aveva una dermatite perché il pannolino non le veniva cambiato di frequente; la testa della piccola inoltre era deformata, poiché la bimba trascorreva troppe ore sdraiata nella stessa posizione.

Quando la polizia, dopo il decesso, aveva ispezionato l'appartamento lo aveva trovato in condizioni igieniche disastrose.

I genitori, entrambi disoccupati, sopravvivevano grazie alla pensione del nonno materno, che abitava con loro e non si era accorto che la nipote stava male. Pur non avendo grande disponibilità economica, la coppia proprio pochi giorni prima della tragedia aveva acquistato un'auto nuova.

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