Niente richiamo alla preghiera: tribunale dà stop alla moschea

In una città tedesca la corte ha dato ragione alle lamentele di una coppia cristiana

Niente richiamo alla preghiera: tribunale dà stop alla moschea

La moschea si trova a un chilometro dalla loro abitazione, ma nonostante questo dettaglio il tribunale di Oer-Erkenschwick, una città tedesca nel Nord Reno-Vestfalia ha dato ragione a una coppia cristiana che ha portato in giudizio una moschea, accusata di ledere i diritti religiosi di moglie e marito con la diffusione del richiamo alla preghiera.

Il tribunale ha sentenziato che il luogo di culto islamico non potrà più far risuonare l'ezan, dopo che nel 2014 gli era stato concesso di utilizzare degli altoparlanti proprio allo scopo di invitare i fedeli a raggiungere la moschea per la preghiera. Secondo il giudice chi decise non lo fece correttamente, ragion per cui è ora arrivato uno stop, anche se il portavoce del luogo di culto ha chiarito che presenteranno nuovamente richiesta.

"A preoccuparci è fondamentalemnte il contenuto del richiamo", ha detto il 69enne Hans-Joachim Lehmann, che con la moglie aveva chiesto lo stop del richiamo. Delusione dai rappresentanti della moschea.

Un portavoce, Huseyin Turgut si è espresso così: "Non abbiamo mai avuto lamentele e abbiamo vicini tedeschi che vivono molto più vicini di loro". Aggiungendo poi che "il richiamo dura solo due minuti, e viene lanciato soltanto intorno all'una del pomeriggio del venerdì".

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