C’è chi durante un viaggio in treno per ingannare il tempo legge, ascolta musica o gioca alle parole crociate. E poi c’è chi, per vincere la noia, si diverte a creare scompiglio provocando disagi e paura nei passeggeri e nel personale ferroviario.
Un nigeriano di 25 anni, già gravato da un provvedimento di espulsione mai eseguito, in barba a tutte le leggi ha preferito quest’ultima ipotesi. Lo straniero, infatti, ha tirato il freno d'emergenza bloccando il convoglio, ha aggredito il capotreno e, una volta fermato dalla polizia, ha dato un nome e un cognome falsi agli agenti cercando di farla franca.
Il suo particolare e per nulla gradito "spettacolo" è andato in scena lo scorso lunedì intorno alle 14 su un treno partito da Brescia a diretto a Milano. Poco prima della stazione di Romano di Lombardia, il mezzo si arresta improvvisamente e bruscamente a causa di qualche passeggero che ha tirato il freno di emergenza. Il capotreno, così, raggiunge la carrozza dove era stato azionato il sistema di sicurezza. Qui, però, con sua grande sorpresa, trova solo l’extracomunitario seduto in un vagone vuoto che fumava, incurante della norma in vigore.
Quando il dipendente delle ferrovie ha chiesto al passeggero spiegazioni, il nigeriano, senza biglietto né documenti, si è innervosito e ha aggredito l’uomo. La situazione stava volgendo al peggio per il controllore. Subito è partita una segnalazione alla centrale della polizia locale che, a sua volta, ha allertato due pattuglie che, in pochi minuti, hanno raggiunto il treno nel frattempo entrato in stazione.
Gli agenti intervenuti hanno raggiunto il treno e provato a far calmare l’extracomunitario, visibilmente alterato. Quest’ultimo, però, per evitare l’identificazione ha fornito ai poliziotti generalità false. Il suo tentativo di evitare i controlli è sfumato. Dopo una serie di accertamenti approfonditi, gli agenti hanno scoperto che l’esagitato era un 25 nigeriano domiciliato a Milano, rapinatore seriale da poco uscito dal carcere e destinatario di un provvedimento di espulsione mai rispettato.
Con le forze dell’ordine, il ragazzo ha provato a giustificare il suo gesto. "Mi stavo annoiando", sono state le sue assurde parole.
Il 25enne è stato denunciato per interruzione di pubblico servizio, per resistenza a pubblico ufficiale, per aver fornito false generalità e per aver violato la legge sull'immigrazione. Successivamente, il nigeriano è stato trasferito in un centro per il rimpatrio di Bari in attesa di essere espulso.
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