Cronache

Nobel per la Letteratura 2020: vince Louise Elisabeth Glück

Il Premio Nobel 2020 per la Letteratura 2020 va alla statunitense Louise Elisabeth Glück. La premiazione, in forma ridotta causa, il prossimo 10 dicembre a Stoccolma

Nobel per la Letteratura 2020: vince Louise Elisabeth Glück

Louise Elisabeth Glück è il Premio Nobel per la Letteratura 2020. Ad annunciarlo, in diretta streaming, l'Accademia di Svezia che davanti a un pubblico più ristretto del solito a causa dell'emergenza Covid. In questa edizione 2020 c'era molta curiosità attorno al vincitore del Premio Nobel per la Letteratura. Dopo gli scandali sessuali che costrinsero l'Accademia a far slittare di un anno l'edizione 2018 (poi aggiudicata a Peter Handke, a sua volta contestato per le posizioni filo Milosevic in passato) e la vittoria della polacca Olga Tokarczuk, in questi giorni c'è stato il classico toto-nomi. Cinque uomini e quattro donne erano i papabili, secondo le quotazioni dei bookmakers inglesi. Le canadesi Anne Carson e Margaret Atwood, di Maryse Condé, originaria della Guadalupa, del kenyota Ngugi Wa Thinog'o, del giapponese Haruki Murakami, della russa Lyudmila Ulitskaya, dello spagnolo Javier Marias, del sudcoreano Ko Un e del cinese Yan Lianke. Gluck, che non era tra i favoriti, è stata premiata, si legge nella motivazione dell'Accademia svedese, "per la sua inconfondibile voce poetica che con austera bellezza rende universale l'esistenza individuale. L'infanzia, la vita famigliare e le relazioni con genitori e fratelli sono una tematica che rimane centrale nel suo lavoro". La stessa autrice ha ribadito che la poesia non sopravvive "sui contenuti, ma attraverso la voce. Per voce intendo lo stile del pensiero, che lo stile del discorso non può sostituire mai in modo convincente". Glück è la sedicesima donna a riceverlo, dopo la scrittrice polacca Olga Tokarczuk, vincitrice del premio per il 2018. Era invece dal 2011 che il premio Nobel per la letteratura non veniva assegnato a un poeta, quando lo vinse lo svedese Tomas Tranströmer. L’ultimo statunitense a vincere il premio prima di Glück invece è stato Bob Dylan, nel 2016.

Louise Elisabeth Glück è una dei più noti poeti americani contemporanei. Cresciuta a Long Island, Gluck è nata 77 anni fa a New York in una famiglia di immigrati ebrei ungheresi. Durante la sua adolescenza ha sofferto di anoressia (vicenda oggetto anche di alcune sue poesie), tanto da costringerla ad abbandonare gli studi superiori alla George W. Hewlett High School e poi quelli universitari al Sarah Lawrence College e alla Columbia University di New York. Pur non essendo laureata, la scrittrice si formò sotto la supervisione della poetessa statunitense Leonie Adams (1899-1988).

Nel 1993 vinse il premio Pulitzer della poesia con la raccolta di poesie "L’iris selvatico", convincendo per lo stile controllato ed elegante con cui assorbe lunghe sequenze narrative di tratto confessionale che ricordano la poesia di Robert Lowell, Sylvia Plath e Anne Sexton. Nella raccolta "Meadowlands" (1997) rievoca figure mitiche come Ulisse e Penelope all'interno di una scrittura molto moderna, che racconta di un matrimonio che sta per finire. Tra le altre sue raccolte di poesie, "Vita Nova", "The Seven Ages" e "Averno". Ha vinto il Book Review's Bingham Poetry Prize e The New Yorker's Book Award in Poetry. Nel 2014 si è aggiudicata il National Book Award, un altro importante premio letterario americano. Ha scritto 12 raccolte di poesie, oltre a varie raccolte di saggi di critica letteraria. Mentre nel 2003 era stata insignita del prestigioso titolo di poeta laureato degli Stati Uniti. È inoltre un membro dell'American Academy of Arts and Letters.

In Italia sono stati tradotti due suoi lavori, "Averno" (pubblicata nel 2019 da Dante & Descartes) e "L'Iris Selvatico" (per i tipi di Giano, nel 2003). "Averno", scrive l'Accademia, è "una raccolta magistrale, un'interpretazione visionaria del mito della discesa di Persefone agli inferi, prigioniera di Ade, il dio della morte". E anche ne "L'Iris Selvatico" torna a tratti "il miracoloso ritorno alla vita dopo l'inverno". L'Accademia definisce "spettacolare" anche l'ultima collezione della poetessa, "Faithful and Virtuous Night", ancora non tradotta in Italia. Oltre a scrivere, la Gluck, è docente alla Yale University, a New Haven, in Connecticut; e vive a Cambridge, in Massachussetts." Mi fa piacere che a vincere il premio Nobel per la letteratura sia una donna e una poetessa perché la poesia è poco praticata e conosciuta tanto è vero che Louise Gluck non è stata mai tradotta in italiano.

In un momento di sciatteria linguistica la poesia ci insegna a pensare e a parlare con più consapevolezza e intelligenza", ha detto la scrittrice Dacia Maraini all'AdnKronos, commentando l'assegnazione del premio Nobel per la letteratura alla poetessa statunitense.

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