In questo periodo il mercato del lavoro è difficile. Tutti si tengono ben stretto quello che hanno. Ne fanno le spese i giovani che non sono ancora inseriti. Il risultato è uno spreco intellettuale, perché ci sono diplomati e laureati molto preparati che hanno studiato le lingue e si sono specializzati nei campi più moderni, e oggi sono frustrati perché non trovano il lavoro che progettavano. Soprattutto quelli più bravi, quando erano a scuola pensavano di trovare lavoro in base al merito. Invece il sistema professionale è un mondo sui generis e, per entrarvi, all'inizio, devi essere pronto ad accettare un lavoro diverso da quello sognato.
La prima tappa infatti è imparare a lavorare, capirne i meccanismi. Bisogna poi ricordare che viviamo in un mercato mondiale e che sul pianeta vi sono infinite occasioni di lavoro e di affari per una persona duttile, adattabile e pronta ad imparare. E ci sono molti Paesi europei ed extraeuropei in cui le competenze di un nostro diplomato o laureato sono molto richieste ed apprezzate. Un tempo la carriera si faceva nello stesso posto in modo lineare, oggi si fa a zig zag passando da una impresa all'altra e anche da Paesi diversi. Infatti, attraverso internet e le reti professionali, puoi metterti in contatto con le associazioni e le imprese che ti interessano in tutti i Paesi del mondo. Poi, per trovare lavoro ed avere successo è molto importante l'atteggiamento mentale. Dai giovani la gente si aspetta entusiasmo, energia, fresco ottimismo. Un giovane che non si prodiga, che non crede nel futuro, dà l'impressione di mancare di motivazione. Invece chi si spende, chi lavora, chi è disponibile a spostarsi, a fare nuove esperienze, produce sempre un effetto positivo su coloro con cui entra in rapporto e quindi, presto o tardi, viene notato e gli vengono affidati compiti superiori, e date nuove possibilità anche in Italia.
L'Italia si è sempre affermata grazie alla genialità di chi inventa e produce: i suoi artigiani, i suoi tecnici, i suoi imprenditori, i suoi artisti, i suoi scienziati. Non bisogna aver paura se i nostri giovani vanno a lavorare e a fare esperienze all'estero, perché con la globalizzazione tutti devono essere pronti a partire e a tornare.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.