Un grido di dolore che spacca il web, raccogliendo in questi giorni migliaia di visualizzazioni. Il tema è la epidemia che in tutta Italia (ma non solo) sta distruggendo la rete dei piccoli negozi, uccisi dai centri commerciali e dalla grande distribuzione.
Da tempo si chiedono misure a sostegno dei cosiddetti "negozi di prossimità", la cui scomparsa oltre a lasciare privi di reddito i commercianti e le loro famiglie riduce le strade di città e paesi a ghost town dove al posto delle vetrine illuminate si affacciano serrande abbassate. Ma nessuno fa niente, a parte alcune misure di sostegno di amministrazioni locali, rivelatesi finora dei semplici palliativi.
Ora Francesco Neri, un commerciante di Zagarolo in provincia di Roma, ha affisso una poesia che è anche un manifesto di protesta. E la sua protesta affidata ai social sta suscitando una grande solidarietà (anche se molti dei firmatari poi la domenica si fiondano all'ipermercato più vicino).
"Quando cercherete un piccolo panettiere, non lo troverete - scrive Neri - un calzolaio, o un piccolo artigiano a cui chiedere un favore. Non lo troverete. Vorrete una torta, un mobile su misura, l’aggiustamento di una persiana, o un consiglio su un nuovo elettrodomestico che duri qualche anno, non lo avrete".
Nel suo testo, Neri specifica che la sua "non è una richiesta, e neanche una protesta" ma semplicemente una descrizione realistica delle conseguenze che la distruzione del piccolo commercio porterà negli scenari urbani italiani.
Ma la verve polemica è evidente, ed è quella che sta creando le reazioni più esplicite di solidarietà. D'altronde è lo stesso autore che nel finale invita alla mobilitazione: Il tempo di un risveglio e di un ritorno alla comunità, all’impegno e alla lotta è arrivato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.