Nell'ultima settimana le coste di Lampedusa sono state oggetto di un massiccio sbarco di migranti. Un flusso senza soluzione di continuità che ha messo in ginocchio l'hotspot dell'isola, sono si sono arrivati a contare oltre 2000 migranti, 2100 secondo l'ex sindaco Nicolini. Per giorni, infatti, dal Viminale si sono disinteressati alla questione migratoria, abbandonando Lampedusa al suo destino. Il risultato è stato uno stato di degrado assoluto del centro di prima accoglienza dell'isola, dove i migranti sono stati costretti a vivere ammassati e tra le proprie deiezioni a causa dell'assenza di un adeguato sistema igienico. D'altronde, l'hotspot di Lampedusa è progettato per ospitare al massimo 350 migranti, non più di 5 volte tanto. Dopo i numerosi appelli del sindaco e dell'amministrazione locale, questa mattina è arrivata sull'isola la nave San Marco della marina militare, che durante la giornata imbarcherà 600 migranti che verranno trasferiti a Porto Empedocle.
A Lampedusa la nave San Marco: trasferimenti per tutto il weekend
"L'hotspot scoppia e non ci sono grandi soluzioni, se non quella di intensificare i trasferimenti", ha dichiarato il neoeletto sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, che da giorni chiedeva maggiore attenzione sul caso Lampedusa. "Domani, probabilmente, la stessa nave tornerà a Lampedusa per imbarcarne altri 600. Stasera, migliorate leggermente le condizioni meteo, con il traghetto di linea Cossydra verranno spostati un altro centinaio di ospiti. Contiamo entro lunedì di svuotare completamente l'hotspot", ha dichiarato il primo cittadino.
A lamentarsi delle condizioni dell'hotspot erano stati anche i sindacati di polizia, i cui operatori sono stati costretti a lavorare per giorni in una condizione di estremo degrado tra odori nauseabondi e sporcizia. Con l'arrivo della nave San Marco e il successivo trasferimento, nell'hotspot resteranno oltre 1200 migranti: sempre troppi rispetto a quanto consentito. L'alleggerimento, nella speranza che durante il giorno e fino a lunedì non si verifichino sbarchi massicci, permetterà la pulizia e la sanificazione di tutta la struttura, dove ancora stamattina era impossibile accedere ai bagni a causa dei bisogni fisiologici e dell'odore.
"Non è la Libia, è l'Italia..."
"Potrebbero essere foto della Libia. Ma no, è l'Italia", ha scritto l'ex sindaco Giusi Nicolini condividendo le immagini dell'hotspot di Lampedusa al collasso. Considerando che l'estate è appena iniziata e che il picco degli sbarchi si raggiungerà tra luglio e agosto, le premesse non sono delle migliori. "Siamo al collasso e sbarchi non si fermano: già 30.000 nel 2022. Ecco il fallito modello di accoglienza della sinistra che non fa bene a nessuno, anzi condanna chi sbarca a condizioni disumane", ha detto Matteo Salvini.
Il leader della Lega la prossima settimana sarà a Lampedusa per verificare di persona la situazione: "Io venerdì prossimo sarò nell'aula bunker dell'Ucciardone a Palermo per il caso Open Arms e rischierò fino a 15 anni di carcere per aver bloccato gli sbarchi, il ministro Lamorgese dove è?".
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