"Non è il veterinario" Così un italo-senegalese viene cacciato dalla Asl

L’episodio di razzismo, a Roseto, ai danni di un 39enne

"Non è il veterinario" Così un italo-senegalese viene cacciato dalla Asl

"Che vuoi? Vattene. Questo non è l'ufficio del veterinario...". Così un impiegato dell’Azienda Sanitaria Locale di Roseto, in Abruzzo, ha cacciato in malo modo un italo-senegalese che doveva rinnovare il libretto sanitario.

"Volevo soltanto sapere quali fossero i documenti da portare agli uffici dell’Asl" racconta lui, Ibrahima Diop, 39 anni e sposato con una donna italiana, a La Repubblica.

Nato in Senegal, vive qui dal 2000: ha trovato lavoro e l'amore proprio a Roseto e si è integrato perfettamente in quella fetta dell’Abruzzo che si affaccia sull’Adriatico.

Ibrahima, incassato il colpo, ha deciso di affrontare di petto la cosa, denunciando il fatto all’arma dei carabinieri: "Mai come in quel momento mi sono sentito umiliato, è giusto che chi ha sbagliato paghi".

Sono in corso le indagini dei carabinieri per risalire all’autore dell’insulto razzista, che ora rischia grosso, licenziamento compreso.

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