"Dammi i soldi". Lo straniero massacra di botte l'ex-compagna

Un 29enne straniero è stato arrestato a Perugia: aveva chiesto dei soldi alla donna per tornare a casa, violando però i divieti di dimora in Umbria e di avvicinamento alla ex

Il carcere di Perugia Capanne
Il carcere di Perugia Capanne

Si è presentato all'improvviso sull'uscio dell'abitazione dell'ex-compagna per chiederle dei soldi, violando le misure cautelari precedentemente comminategli. E dinanzi alla risposta negativa ricevuta dalla donna non ha esitato ad aggredirla con violenza, sferrandole un pugno in pieno volto e massacrandola di botte. A finire in manette è stato dunque un 29enne straniero, che dovrà adesso rispondere dei reati di percosse e atti persecutori e per la violazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento (oltre a esser stato deferito in stato di libertà sempre per il reato di atti persecutori).

La vicenda si è svolta nelle scorse ore a Perugia, stando a quanto riportato dai media locali. L'uomo era oltretutto recidivo: era già arrestato una prima volta lo scorso 25 luglio per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e rapina proprio ai danni dell'ex-fidanzata di 53 anni. Nonostante tutto, avrebbe bussato la scorsa notte proprio alla porta dell'appartamento del capoluogo perugino in cui lei vive. Una vera e propria sorpresa, per la donna: come conseguenza dei fatti dello scorso mese, l'ex-fidanzato era stato raggiunto dalle misure cautelari del divieto di dimora in Umbria e del divieto di avvicinamento alla persona offesa.

Ma tutto ciò non era evidentemente bastato a dissuaderlo dal proprio proposito: stando alle ricostruzioni degli inquirenti, si trovava a corto di denaro per tornare a casa e per questo motivo avrebbe chiesto un prestito all'ex-fidanzata. Una richiesta che quest'ultima non avrebbe accolto con favore, chiedendogli al contrario di andarsene. E per tutta risposta, lo straniero avrebbe dato in escandescenze, afferrandola per il collo e sferrandole un violento pugno in faccia, prima di gettarla a terra e continuare a picchiarla. Solo la prontezza di riflessi dell'aggredita, che sarebbe prima riuscita a divincolarsi e poi a calmarlo promettendogli di assecondare quanto da lui richiesto, ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente.

Il ragazzo, ormai calmatosi, si sarebbe seduto sul divano, dove si sarebbe poi addormentato. E approfittando del momento, pur avendo rimediato diverse contusioni a causa del pestaggio, la vittima (che è stata successivamente medicata) è riuscita ad avvisare la polizia di quanto accaduto, sollecitandone l'intervento.

I poliziotti, una volta giunti sul posto, hanno trovato il presunto aggressore ancora intento a dormire sul sofà, dopo la colluttazione. E a quel punto lo hanno tratto in arresto, conducendolo poi presso il carcere di Capanne dove si trova tuttora.

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