Nuova sparatoria a Milano

Lo scontro a fuoco si è verificato vicino a viale Monza, nella zona nord-est della città. Secondo alcuni testimoni tre persone sono scese da un'auto e hanno esploso diversi colpi di arma da fuoco contro il conducente di un'altra vettura che stava passando. Nessuno è rimasto ferito. Al setaccio degli inquirenti le immagini delle telecamere di sicurezza presenti in zona

Nuova sparatoria a Milano

Milano è come il Bronx? L'accostamento sembrerà azzardato ma gli episodi di criminalità nel capoluogo lombardo si ripetono uno dopo l'altro e cresce la preoccupazione dei cittadini. Dopo la sparatoria di lunedi sera in zona Porta Romana, in cui hanno perso la vita due persone (un uomo e una donna), oggi a Milano si registra una nuova sparatoria. Si è verificata intorno alle 15.20 in via Giacosa, angolo via Pietro Crespi, vicino a viale Monza (guarda la mappa), in mezzo al traffico cittadino. Tre persone sono scese da un'Audi di colore grigio e hanno esploso diversi colpi di arma da fuoco contro il conducente di una Ford Focus blu che stava passando. Entrambe le auto sono scappate in direzione opposta.

Secondo alcuni testimoni ascoltati dai carabinieri, a bordo dell’Audi c’erano 3-4 persone (forse sudamericane) che hanno esploso 4-5 colpi contro il guidatore della Focus. Un colpo ha centrato un’auto in sosta, una Peugeot 106 di proprietà di un residente nella zona. I carabinieri per terra non hanno trovato né tracce di sangue né bossoli. Questo ha portato i militari a ritenere che nessuno sia rimasto ferito e che l'arma utilizzata nell'agguato possa essere un revolver. Gli investigatori saranno fondamentali le immagini delle telecamere di sicurezza presenti in zona.

De Corato: siamo al Far West

"Che a Milano siamo al Far West lo avevamo detto in tempi insospettabili, da quando sono stati tolti dalle strade militari, poliziotti e carabinieri e furono sciolti i nuclei speciali dei Vigili per la sicurezza. Ma in meno di 24 ore ne abbiamo avuto la certezza". Così il vicepresidente del Consiglio comunale di Milano e parlamentare Pdl Riccardo De Corato
commenta la sparatoria di questo pomeriggio. "Di fronte a questi gravi fatti - dice l’ex vicesindaco di Milano - nessuna risposta operativa arriva dal sindaco, dal prefetto e dal questore, i quali rimandano tutto a giovedì alla riunione del Comitato di sicurezza, mentre nelle strade di Milano si continua a sparare".

Il Pd chiede più uomini e mezzi

"Ormai i segnali della presenza sempre più incombente della criminalità organizzata in città sono indiscutibili - dice il capogruppo del Pd a Palazzo Marino, Carmela Rozza - non basta l’azione che ha messo in campo il Comune: è indispensabile che Milano sia dotata di uomini e mezzi in grado di rafforzare le scarse forzedisponibili in città sulle indagini e sul contrasto alla presenza mafiosanell’attività economica". "Troppi episodi lo testimoniano, dagli incendi dolosi nei negozi - prosegue Rozza - alle sparatorie di cui la
cronaca ci sta dando conto. Per questo suproposta del Pd al consiglio comunale straordinario sulla sicurezza sono invitati il ministro Cancellieri, il prefetto e il questore. Solo affrontandoil tema con tutte le forze istituzionali ci sono prospettive di una Milanolibera dalla mafia o chi per essa e sicura per le attività commerciali e peri cittadini". Servono, rimarca l'esponente del Pd, "forze di polizia per le indagini e sulterritorio".

Il sindaco Pisapia è preoccupato

"Un episodio gravissimo che non può più ripetersi". Così il sindaco di Milano, in visita in Israele e in Palestina, ha definito - parlando con i giornalisti a Gerusalemme - il duplice omicidio avvenuto lunedì sera. "Questa amministrazione è impegnata sulla sicurezza in città. Mi sono messo subito in contatto, attraverso l'assessore Granelli, con il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi, per la convocazione del Comitato di Sicurezza, in modo da vedere come intervenire al più presto".

Il sindaco di Milano ha poi detto che le "motivazioni del delitto devono essere ancora verificate: la vittima aveva degli stupefacenti in casa, e andava spesso all'estero". " C'é un livello di criminalità organizzata a Milano contro cui stiamo lavorando. C'é un problema di presenza delle istituzioni in ogni situazione, che va affrontato".

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