Coronavirus

Ora gli animali selvatici invadono le città

In questi tempi in cui le città di tutto il mondo si sono svuotate dalla presenza umana, gli animali delle specie più disparate cominciano a fare capolino, sostituendosi ai nostri abituali cani e gatti randagi

Ora gli animali selvatici invadono le città

La natura riprende in mano la situazione. Almeno così sembra con questa pandemia da coronavirus, che dopo secoli ha fatto fare un passo indietro agli umani a favore della natura. Le città vuote, i mari senza più le città galleggianti delle navi da crociera hanno fatto in qualche modo risvegliare la fauna selvatica.

Ecco quindi che, pensare a cinghiali e volpi è ormai cosa passata, visto che questi allo stato attuale possono quasi essere considerati “animali domestici”. In tutto il mondo e non solo in Italia, con le città vuote sono usciti allo scoperto tantissime specie animali impensabili da vedere nel caos quotidiano delle megalopoli pre virus.

Come in Giappone, dove sono stati osservati i cervi del Nara Park mentre scendevano in strada in cerca di cibo. Di solito, il parco brulica di turisti che acquistano cibo venduto nel parco proprio per dar loro da mangiare. Ora però, visto che il numero di visitatori è precipitato nelle ultime settimane, questa fauna selvatica sembra non avere altra scelta che vagare fuori dal loro territorio per trovare qualcosa con cui nutrirsi, come le aiuole fiorite o i vasi fuori dai negozi chiusi.

Ma non soltanto, di recente è stato avvistato un puma nella capitale cilena di Santiago e nella stazione sciistica francese di Courchevel, ormai completamente deserta, sono stati avvistati branchi di lupi.

I pochi “umani” che girano ora possono trovarsi di fronte cervi che attraversavano tranquillamente le strade della città alla ricerca di cibo. “Le quarantene mondiali, potrebbero continuare a influenzare la fauna selvatica in modi inaspettati - ha affermato Paige Warren, ecologa presso l'Università del Massachusetts Amherst - Sarà interessato sapere se creature come i coyote e le volpi si spingeranno anche molto oltre rispetto alle zone ‘ombra’ dove solitamente vivono ai margini delle nostre città”.

Ma anche in Italia, che a cinghiali e volpi era abituata, ci sono state molte sorprese: si sono viste lepri scorrazzare per Milano o tassi dai simpatici musetti fare a capolino a Firenze e in Sardegna sono tornati i delfini in assenza di traghetti e navi da crociera.

Allo stesso modo però, un minor numero di persone nelle strade potrebbe allontanare alcune specie, come quelle che sopravvivono grazie agli umani che li nutrono, come gli orsi che per fame si spingono a mangiare la spazzatura ai margini delle case.

A Lopburi, in Thailandia, l'assenza di turisti e dei loro “golosi spuntini” ha creato delle vere e proprie risse tra le scimmie per dividersi quel poco di cibo che riescono a trovare per la strada.

"Ma proprio come molti animali urbani si sono adattati agli umani, anche questa fauna tenderà ad adattarsi durante la quarantena - ha affermato Warren - La vita, come in una famosa frase del film Jurassic Park, 'Tende sempre a trovare un modo'”.

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