Ora Putin diventa un genio da Nobel

La ricchezza di citazioni riferite ai suoi scritti fa sì che il cosiddetto "indice H" del presidente russo, quello che misura a livello internazionale l'impatto scientifico e accademico di un autore, si situi a quota 43

Ora Putin diventa un genio da Nobel
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C'era lo Stalin studioso, che seguendo le teorie anti-genetiche di Trofim Lisenko condannò la Russia alla fame; Elena Ceausescu, moglie del dittatore romeno, che si inventò una carriera di scienziata in campo chimico, ricevendo onori e lauree in tutto il mondo; Kim Jung Un, le cui opere (dalla fisica alla politica) sono oggetto in Corea del Nord di volumi e convegni.

Ora alla compagnia dei geni enciclopedici prestati alla politica si unisce un protagonista in più: Vladimir Vladimirovich Putin, stella nascente del pensiero mondiale, almeno secondo eLibrary, portale accademico dedicato alla ricerca scientifica in Russia. Sul suo database, consultato dal sito Verstka, solo negli ultimi tre anni, compaiono in paper e articoli scientifici oltre 26.500 citazioni del leader del Cremlino. Più di 700 studi accademici sono dedicati in modo specifico alle sue opere. Il pensiero putiniano è praticamente onnipresente nelle ricerche delle università russe nel campo della sociologia e delle scienze politiche, ma non mancano riferimenti contenuti in tesi ad ambito filologico o medico. E perfino, un po' misteriosamente, in uno studio intitolato "Caratteristiche dell'uso degli organismi geneticamente modificati in agricoltura".

La ricchezza di citazioni riferite ai suoi scritti fa sì che il cosiddetto "indice H" del presidente russo, quello che misura a livello internazionale l'impatto scientifico e accademico di un autore, si situi a quota 43, "roba da far invidia a molti ricercatori di fama mondiale", commenta Verstka.

Dal punto di vista occidentale la notizia appare più che significativa. Non tanto perché dica qualcosa sulla portata e sul valore delle idee di Putin.

Piuttosto perché apre un nuovo squarcio sulla deriva di una Russia che sembra sempre più lontana dall'Europa e sempre più simile a una satrapia orientale. E in cui a vegliare sui sudditi, è un "genio" molto vicino all'onniscienza. Proprio come ai tempi di Stalin.

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