Coronavirus

Ora spunta la "super zona rossa": stop di 3 settimane per vaccinare in massa

L'ipotesi di un altro lockdown leggero non è più un tabù: ormai la nuova stretta è a un passo. Il governo è pronto a far vaccinare più persone possibili in tempi brevissimi

Ora spunta la "super zona rossa": stop di 3 settimane per vaccinare in massa

La campagna di vaccinazione deve ancora decollare e trovare il giusto ritmo per consentire agli italiani di trovare al più presto la normalità a cui ci si era abituati. Un obiettivo raggiungibile con uno strategico, efficiente ed efficace piano per somministrare dosi ai cittadini senza ulteriori ritardi: in tal senso le cose sono cambiate con il commissario Figliuolo, che ha archiviato le mosse di Arcuri e ora sta pensando a drive-in, caserme, hangar e tensostrutture. Una "super zona rossa" potrebbe aiutare il governo a far vaccinare più persone nel minor tempo possibile: un'ipotesi da non escludere affatto, visto che diventa sempre più concreta con il passare delle ore. L'esecutivo si prepara a una nuova stretta alla luce dei preoccupanti numeri provocati dall'emergenza Coronavirus, con un lockdown nei fine settimana e il coprifuoco anticipato che inasprirebbero così l'ultimo Dpcm entrato in vigore di recente.

La "super zona rossa"

Nei prossimi 50 giorni è previsto l'arrivo in Italia di ben 26 milioni di dosi di vaccino, che andranno assolutamente somministrate a stretto giro. Un altro pugno duro non è più un tabù. "Siamo pronti", dicono anzi fonti del governo se realmente l'intenzione sarà quella di vaccinare in massa in questo lasso di tempo. Nuove norme maggiormente rigide sono praticamente in arrivo, così come testimoniano le parole usate dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio: "Nelle ultime 24 ore abbiamo registrato oltre 20mila nuovi casi, con un tasso di positività che sale al 7.6%. Servono misure più rigide". Sulla stessa scia il titolare del dicastero della Salute Roberto Speranza, che contestualmente ha avvertito: "Mi aspetto che l’impatto delle varianti possa far crescere ancora la curva".

Un possibile lockdown in questo momento non è da intendersi solamente come strategia per frenare le positività, ma un vero e proprio investimento per la campagna di vaccinazione. Tra le opzioni figura anche quella di completare la vaccinazione del personale scolastico e delle forze armate, per poi passare agli over 80 e agli over 70. Senza tralasciare il fatto che Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, ha firmato una circolare per il via libera ad Astrazeneca anche per gli over 65, da cui sono tuttavia esclusi i soggetti estremamente vulnerabili per particolari patologie: "Ulteriori evidenze scientifiche resesi disponibili non solo confermano il profilo di sicurezza favorevole relativo al vaccino in oggetto, ma indicano che, anche nei soggetti di età superiore ai 65 anni, la somministrazione del vaccino di Astrazeneca è in grado d'indurre significativa protezione sia dallo sviluppo di patologia indotta da Sars Cov-2, sia dalle forme gravi o addirittura fatali di Covid-19".

La vaccinazione di massa

Antonio Decaro, presidente dell'Anci, insiste sulla necessità di una regia unica nazionale per evitare "le vaccinazioni per casta", che sarà anagafico e alfabetico. Si discute intanto di un colore nazionale, da cui potrebbero però essere escluse quelle Regioni con tassi di contagio da zona bianca: una "super zona rossa" di 3 settimane, come scrive La Repubblica, per mettere a punto una cruciale fase della più grande campagna di vaccinazione di massa del nostro Paese.

La nuova stretta

A partire da venerdì il governo potrebbe quindi decidere una nuova stretta. Sul tavolo delle opzioni vi è l'anticipo del coprifuoco, attualmente fissato dalle ore 22 alle 5 del mattino, alle 19 o al massimo alle 20 della sera. Inoltre, come già detto, un lockdown potrebbe riguardare i fine settimana. Infine si valuta la possibilità di una serrata dei negozi almeno nei territori dove sono chiuse le scuole.

A proposito, alcuni governatori di Regione chiedono la chiusura degli istituti scolastici in tutta Italia.

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