Cronache

Un paesino di venticinque abitanti è stato invaso dai profughi

Da un mese venticinque profughi sono stati trasferiti a Casa Matti di Romagnese, un paesino di sole venticinque anime. Gli abitanti temono che gli stranieri, non avendo nulla da fare, possano delinquere

Un paesino di venticinque abitanti è stato invaso dai profughi

Un paesino di alta collina che conta venticinque abitanti è stato invaso dai profughi: "Qui non c'è lavoro nè servizi, abbiamo paura che queste persone, annoiate, possano fare cose pericolose".

"Casa Matti" di Romagnese (Pavia) è un piccolo paese di venticinque persone, perlopiù pensionate, che da un mese devono convivere con venticinque profughi. Gli stranieri sono tutti uomini di origine africana con un età compresa tra i 20 e 30 anni. Qui gli immigrati non hanno nulla da fare perchè a Casa Matti non c'è nemmeno un parco giochi. Questo paesino, infatti, ha solo due chiesette, una pista da scii e due alberghi.

Gli abitanti non vedono di buon occhio il trasferimento degli stranieri nel piccolo paese: "Qui non c'è niente. Se durante il giorno non abbiamo nulla da fare noi, figuriamoci questi ragazzi". Gli abitanti hanno paura "che una concentrazione così alta di individui in un luogo senza servizi e opportunità di lavoro sfoci in situazioni pericolose". "A me non hanno fatto niente ma da qui se ne devono andare" - dice la signora Tina ai giornalisti del Corsera. "Fossero state famiglie - continua l'anziana donna - non ci saremmo riufiutati, anzi avremmo anche comprato le scarpe ai bambini. Questo è un posto dove gli anziani vengono a riposare. Dei ragazzi giovani cosa possono fare tutto il giorno?".

I cittadini, preoccupati delle loro sorti, hanno deciso di scrivere al ministro dell'Interno. Anche la Lega Nord si è occupata del caso e lo ha portato in Parlamento.

Il senatore leghista Gianmarco Centinaio ha presentato un’interrogazione con risposta scritta ad Alfano, definendo la scelta della Prefettura pavese "irragionevole".

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