Cronache

L'affondo di Bassetti: "Mascherine? Pasticcio all'italiana"

L'affondo del professore. "Sugli aerei no, sui treni sì... Così la gente perde fiducia nelle istituzioni"

L'affondo di Bassetti: "Mascherine? Pasticcio all'italiana"

Sugli autobus, sì. Sui treni pure. A bordo degli aerei invece no: niente mascherine. "Ecco l'ennesimo pasticcio all'italiana". Matteo Bassetti boccia senza appello le nuove indicazioni sull'utilizzo dei dispositivi di protezione anti-Covid, prendendosela in particolare con quelle che paiono delle vere e proprie contraddizioni. Del resto, la permanenza dell'obbligo di mascherina su alcuni mezzi di trasporto (a differenza di altri) sembra sfuggire alle motivazioni della scienza per assecondare quelle della burocrazia. Lo ha evidenziato lo stesso primario del San Martino di Genova in un post polemico affidato ai social.

Lamentandosi del nuovo "ballo delle mascherine", Bassetti ha fatto notare come ora l'obbligo sia valido sugli autobus, sui treni e i taxi, ma non sugli aerei. Da qui, l'osservazione sarcastica del professore: "E sul bus che porta all'aereo? Probabilmente no o forse si. O forse no". Già in passato l'infettivologo ligure si era scagliato contro l'insensatezza di alcune norme anti-contagio, sottolineando l'assenza di motivazioni scientifiche che le giustificassero. Ora, però, alla luce delle nuove indicazioni, il dottore è tornato a bacchettare la ratio di certe regole.

"Ma io dico: era il caso di complicarsi così la vita? Per decidere sulle mascherine c'è voluto un consiglio dei ministri! Bastava dire che le mascherine erano fortemente raccomandate soprattutto per anziani e fragili", ha affermato Bassetti in una serie di post pubblicati sui social. "La agente perde fiducia nelle istituzioni", ha aggiunto, in riferimento a quelle norme di cui si fatica a comprendere il senso. Al riguardo, il professore ha chiosato: "Immaginatevi un cittadino francese che viene in Italia. Arriva e sul suo aereo non c'è la mascherina, va al bar e non c'è, va al ristorante non c'è. Poi prende il treno e c'è, e sull'aereo dove si sta molto più vicini invece no...".

La conclusione del ragionamento è inevitabile, con un riferimento implicito a chi - nelle stanze romane - ha potere decisionale in materia: "Sul Covid stanno navigando a vista. Molto a vista…senza neanche i binocoli!". Nelle scorse ore, commentando la notizia della positività al Covid del ministro Speranza, il professore aveva osservato: "Le mascherine con Omicron servono a poco.

Chi si contagia negli ultimi tempi sono quelli che la hanno usata in maniera più maniacale e che non la hanno mai abbandonata".

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