Quindi, oggi...

La pernacchia di Putin, il trucchetto di Draghi e Taiwan: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: la fine dello Stato di emergenza, la guerra in Ucraina e il camion pieno di sterco

La pernacchia di Putin, il trucchetto di Draghi e Taiwan: quindi, oggi...

- l’annuncio di Draghi: bye bye stato di emergenza. Bene. Anzi benissimo. Soprattutto perché se ne vanno le mascherine all’aperto, le zone colorate, le quarantene da contatto, le FFp2 in classe. Però - stando a quanto dichiarato da Supermario - va anche detto che restano il green pass, il super green pass, l’obbligo vaccinale per gli over 50 e le mascherine al chiuso. Inoltre tutto sommato le zone colorate erano diventate inutili e le quarantene da contatto valevano solo per i non boosterizzati. Voglio dire: non è che basta cancellare con un tratto di penna lo “stato di emergenza” per dire che siamo fuori da tutto quello che gli ruota attorno

- piccolo appunto, che svela un trucchetto politico: ieri la Lega aveva provato ad approvare un emendamento per far decadere il passaporto vaccinale il 31 marzo, misura respinta dalla maggioranza e fioriera di polemiche varie. Oggi in tutta risposta il governo ha posto la fiducia sul decreto sul super green pass al lavoro e l’obbligo vaccinale per i 50enni, bloccando di fatto il blitz del Carroccio in aula. Salvini avrebbe potuto infuriarsi e non poco. Sarà quindi un caso che poche ore dopo Draghi se ne esce con l’annuncio sulla fine dello stato di emergenza? Bastone e carota o do ut des?

- quando sento la frase “giornalista e attivista” mi viene l’orticaria. L'hanno usata per presentare un ucraino in un servizio tg. Ma se quello può essere "giornalista e attivista", con accezione positiva, perché i cronisti delle tv russe dovrebbero essere considerati strumenti di "propaganda" del regime? Al massimo saranno attivisti pure loro, ma dall'altra parte della barricata, no?

- l’imbarazzante tweet dell’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Joseph Borrell, dimostra la pochezza delle sanzioni europee. In realtà lui ha detto solo la verità: dopo le decisioni di Bruxelles, alcuni oligarchi russi non potranno venire a fare “shopping a Milano”, “feste a Saint-Tropez o comprare “diamanti ad Anversa”. E quindi? Tutto questo dovrebbe bloccare Putin dall’invadere l’Ucraina? Suvvia: lo Zar vi fa una pernacchia. Servirebbe qualcosina in più

- avete presente Tafazzi? Ecco: un’immagine che rappresenta bene la decisione europea di bloccare North Stream 2, che produrrà - con ogni probabilità - un aumento del prezzo del gas. Non si poteva fare altrimenti, è chiaro: mica puoi lasciare che la Russia si prenda Kiev senza proprio reagire per niente. Però il risultato sarà un po' quello

- come volevasi dimostrare, la Cina inizia a sfruttare l’onda ucraina. Pechino ha “respinto” ogni accostamento tra i fatti di Kiev e quelli di Taiwan. Ma non per assicurare al mondo che non invaderà mai la ricca isola, ma per chiarire che "è sempre stata parte inalienabile del territorio cinese" e questo è “un fatto storico e giuridico inconfutabile”. Tradotto: quando vogliamo, probabilmente presto, ce la riprendiamo. Tanto se gli americani reagiscono come a Kabul e Kiev…

- un automobilista si mette a fare un sorpasso nel Bolognese, solo che nell’altra carreggiata sopravanza un camion pieno di letame.

L’uomo alla guida del mezzo pesante frena di botto, evita la collisione, ma il suo puzzolente carico viene sbalzato in avanti e cade - guarda caso - sopra l’Audi che aveva tentato l’improvvido sorpasso. Non c'è altro da dire: che manovra di m…

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