Il piano per la terza dose: quale, quando e dove farla

Il ministero della Salute e la struttura commissariale stanno strutturando la campagna vaccinale per la terza dose di vaccino

Il piano per la terza dose: quale, quando e dove farla

Il prossimo gennaio si ricomincerà da capo. Il ministero della Salute ha già cominciato a lavorare al piano per la terza dose del vaccino contro il Covid. L'obiettivo primario anche questa volta sono le persone a rischio, vale a dire più di 20 milioni di italiani considerati fragili per patologie o età.

Grande cambiamento per quanto concerne il dove: l'iniezione della terza dose non verrà più realizzata negli hub vaccinali ma negli ambulatori dei medici di famiglia. I dubbi più grandi però riguardano i tempi previsti. Proprio per questo sono già stati avviati i contatti per confrontarsi con la struttura commissariale con a capo il generale Figliuolo. Ciò che muove, innanzitutto, questa nuova campagna vaccinale è il riuscire a realizzare un piano che permetta di uscire dalla logica di emergenza per passare a una logica di programmazione.

Il vaccino che verrà utilizzato sarà Pfizer, questo sembra essere uno dei pochi punti fermi. Per altro sarebbe stato impossibile con altri dal momento che la stessa Unione Europea ha già annunciato che non ha intenzione di proseguire, il prossimo anno, con Astrazeneca. A questo proposito, è già stato stipulato un contratto con Pfizer che conta l'acquisto di 900milioni di dosi.

Chi deve fare la terza dose

Soggetti fragili e over 60-65 sono coloro ai quali sicuramente verrà consigliato di fare la terza dose, una volta finito l'effetto delle prime due. Non bisogna dimenticare poi coloro che sono a contatto con queste persone, ossia gli operatori sanitari, e chi svolge lavori che prevedono lo stare continuamente a contatto con altri individui, ad esempio le forze dell'ordine.

Riuscire a coprire loro equivarrebbe a coprire un terzo della popolazione, con particolare attenzione nei confronti di anziani e fragili.

I tempi

Sarebbe comodo, a detta del ministero, iniettare la terza dose in concomitanza con il vaccino influenzale. La campagna vaccinale per quest'ultimo però incomincia a novembre. Troppo presto per la terza dose perché il green pass dura nove mesi ma la copertura del vaccino può arrivare tranquillamente a un anno. "Sarà una campagna molto spalmata nel tempo che potrebbe arrivare a marzo, aprile o maggio" - spiega Silvestro Scotti, segretario della Fimmg, sindacato dei medici di famiglia - "Sono d'accordo con l'idea di coprire solo i fragili ma intanto bisogna diffondere la vaccinazione nel mondo per evitare che nascano varianti pericolose".

Dove

Rappresenta molto più di una semplice ipotesi il vaccinare negli ambulatori al posto degli hub. In merito Scotti afferma: "Basta Open Day. Vaccinare negli studi medici di famiglia per puntare sulla qualità della vaccinazione, somministrata da un medico che conosce bene il paziente che ha di fronte e non sulla quantità".

Dello stesso avviso anche l'assessore regionale al Welfare lombardo

Letizia Moratti:"Se ci saranno, come si pensa ci possano essere, dei possibili richiami nella campagna vaccinale con la somministrazione della terza dose, le farmacie avranno un ruolo rilevante".

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