Cronache

A Predappio riapre la Casa del Fascio

Domani la presentazione del museo alla casa del fascio di Predappio. Il sindaco del Pd: "No alla damnatio memoriae"

A Predappio riapre la Casa del Fascio

Fiano o non Fiano, la casa del fascio di Predappio tornerà a splendere. Sarà un museo, anche se il sindaco Pd ci tiene a precisare che non sarà un museo del fascismo. A curare l'installazione sarà l'Istituto per la storia e le memorie del 900 Parri. Difficilmente, dunque, rasà celebrativo del Duce che a Predappio riposa nel sonno eterno.

La proposta del sindaco del Pd aveva già fatto discutere in passato, soprattutto dopo l'approvazione alla Camera del ddl Fiano, la legge che impedisce la propaganda fascista e mette in soffitta i busti di Mussolini venduti al mercatino. Giorgio Frassinetti, primo cittadino di Predappio, però, non la pensa come il suo collega di partito. "O affrontiamo un periodo storico ripercorrendo fin nei luoghi ciò che è stato - dice - o altrimenti facciamo come con Cartagine: la radiamo al suolo e gettiamo sulla superficie il sale".

L'obiettivo della giunta Pd è quello di realizzare, come scrive un Tempo, "un grande centro di ricerca storica rivolto allo studio ed alla diffusione della conoscenza sulle dittature e sui totalitarismi che hanno caratterizzato il 900, all' interno del quale troverà spazio anche una grande esposizione storica sul fascismo, destinata a svolgere una significativa opera di informazione culturale sul periodo fra le due guerre in Italia".

Nella casa del fascio ci sarà dunque un percorso museale dal titolo: "L' Italia totalitaria. Stato e società in epoca fascista. Un' esposizione permanente". Niente di celebrativo. "Il museo è concepito come se si entrasse in un "pozzo" - continua il sindaco intervistato dal Tempo -, si visiterà dall' alto". I visitatori potranno immergersi così nella storia del Ventennio, dall'interventismo a Fiume, dalla marcia su Roma fino al welfare e alla fascistizzazione della gioventù.

Nello scantinato, poi, ci saranno "la guerra, la Rsi, la Resistenza e il ritorno della democrazia".

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