Cronache

Pena estinta per il complice di Battisti

Pena estinta per Luigi Bergamin, l'ex terrorista che si è consegnato a Parigi a fine aprile. Maurizio Di Marzio verso lo stesso destino

Pena estinta per il complice di Battisti: "Caduto interesse dello Stato per Bergamin"

Pena estinta per prescrizione per Luigi Bergamin, così ha sentenzianto la Corte d'appello di Milano per il complice di Cesare Battisti. Il terrorista si è costituito lo scorso fine aprile in Francia, dopo il blitz delle forze dell'ordine che ha portato all'arresto di nove persone coinvolte a diverso titolo nei tragici eventi degli Anni di piombo in Italia. L'estinzione è avvenuta a seguito del ricorso presentato dall'avvocato difensore di Luigi Bergamin, Giovanni Ceola, che l'ha confermato all'Adnkronos.

Prescrizione per Bergamin

La Corte, come riporta il Corriere della sera, ha dichiarato "estinta la pena detentiva inflitta a Luigi Bergamin", con sentenza "divenuta irrevocabile" l'8 aprile 1991. La decisione è stata presa perché, come stabilito dal legislatore, dopo 30 anni dalla sentenza che infligge una pena temporanea, viene meno "l’interesse dello Stato all’esecuzione della stessa". Per pochi giorni, quindi, Luigi Bergamin può dire chiusi i suoi conti con la giustizia. L'uomo oggi ha 72 anni e durante gli anni Settanta era entrato a far parte dei Proletari armati per il comunismo, lo stesso gruppo di Cesare Battisti. La Corte d'Appello di Milano lo aveva condannato a scontare una pena di 23 anni di carcere "per i reati banda armata e istigazione alla commissione di attentati contro l’integrità dello Stato, detenzione e porto illegale di armi, rapina aggravata, furto aggravato, associazione per delinquere e omicidio aggravato". Una sequela di reati lunghissima per i quali, però, Luigi Bergamin non sconterà la sua pena.

Prescrizione per Di Marzio

E non è tutto. Perché Luigi Bergamin non è l'unico che potrà usufruire della prescrizione. Alla mezzanotte di oggi anche per Maurizio Di Marzio, ex brigatista rosso, ci sarà il colpo di spugna. L'uomo è irrintracciabile da decenni e da domani non potrà più essere estradato in Italia. Oggi ha 59 anni e nonostante il blitz delle forze armate è riuscito a far perdere le sue tracce. Gli inquirenti non si sono dati per vinti e hanno cercato fino all'ultimo di individuarlo prima che scadessero i termini per la prescrizione ma a poche ore dalla mezzanotte, le speranze di poterlo trarre in arresto sono ormai molto poche. Maurizio Di Marzio dovrebbe scontare ancora 5 anni e 9 mesi di reclusione "per banda armata, associazione sovversiva, sequestro di persona e rapina".

Faceva parte dell’ala militarista delle Brigate rosse.

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