Cronache

La produzione di olio italiano cala del 35%. Si teme invasione di oli stranieri

La Coldiretti lancia l'allarme e stima che nell'anno 2016/2017 la raccolta di olive sarà inferiore. Questo provocherà l'importazione dell'olio straniero e andrà a discapito dell'economia del nostro Paese

La produzione di olio italiano cala del 35%. Si teme invasione di oli stranieri

Le stime di Coldiretti sulla raccolta delle olive nell'anno 2016/2017 non sono delle migliori: diverse zone del nostro Paese sono state devastate dalla mosca olearia, in più, le condizioni climatiche non favorevoli hanno ridotto la produzione di olio del 35% della stagione precedente.

Questi dati sono davvero preoccupanti. I danni climatici e dell'insetto parassita, ora, sono diventati un vero e proprio problema. "I produttori sono alle prese con il parassita – spiega Nicola Di Noia, responsabile olio di Coldiretti a Huffingtonpost –. In molte zone si sta anticipando la raccolta per evitare nuovi attacchi della mosca e per preservare intatte le caratteristiche delle olive. Gli oli italiani sono rinomati in tutto il mondo per la loro qualità, per mantenerla è determinante partire da olive buone, non attaccate da parassiti e raccolte al momento giusto".

Oltre a questi due problemi, quello che preoccupa terribilmente i produttori è che, a fronte di una raccolta interna scarsa, ci sia un'ingente importazione di oli stranieri e tutto questo provocherebbe un grosso danno enocomico. L’Italia è ancora il secondo produttore mondiale di olio dopo la Spagna, ma ci sono paesi in grande espansione come i paesi dell’Africa del Nord, la California, l’Australia, il Sudafrica e il Cile. E proprio da questi Paesi viene preso l'olio quando manca in Italia, ma spesso la qualità non è eccellente come la nostra e le etichette stampate sulle bottiglie lo dimostrano chiaramente.

"L’ideale - aggiunge Di Noia - è comprare gli oli dove è possibile assaggiarli e capire le loro caratteristiche, meglio quindi dal produttore olivicolo direttamente, presso i frantoi, i mercati di Campagna Amica o negozi specializzati come le oleoteche. Ultimo consiglio: quando siamo al ristorante pretendiamo che l’olio ci venga servito in bottiglie etichettate e con il tappo antirabbocco come previsto dalla legge, le oliere sono vietate.

Finalmente stanno aumentando i ristoratori illuminati che scommettono sull’olio di qualità e nei loro locali, offrono attraverso una carta degli oli la possibilità ai loro clienti di scegliere l’olio come il vino".

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