Il progetto che taglia la Calabria: "Un canale che unisce i due mari"
2 Ottobre 2015 - 08:20In Calabria è tutto pronto: la Regione verrà divisa in due parti da un maxi canale che collegherà il versante jonico con quello tirrenico
"Per realizzare quest'opera serviranno almeno tre anni, ma gli effetti saranno positivi su tutta la Regione". In Calabria è tutto pronto: la Regione verrà divisa in due parti da un maxi canale che collegherà il versante jonico con quello tirrenico. Il progetto è chiaro: tagliare in due la Calabria, con un grande canale navigabile che colleghi il mar Ionio con il Tirreno “segando” la regione da Lamezia a Squillace. È questa la proposta presentata al Presidente della Regione Mario Oliverio e che nelle intenzioni del comitato promotore dovrebbe approdare a breve anche sulla scrivania del Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. Il “Canale dei Due Mari” dovrebbe costare tra i 6,5 e i 9 miliardi di euro, e prevede la costruzione all’imbocco del canale di due citta’ nuove di zecca. "Quando il canale sarà a regime i vantaggi sono evidenti: occupazione di giovani quali addetti alla manutenzione; incasso dei pedaggi che potranno essere destinati dalla Regione ad opere sociali; creazione di due nuove città, una sul lato Tirreno con il nome di Neoeliopolis in onore di Tommaso Campanella e della sua città del sole, l' altra con il nome Neotalassopolis in onore del mare che bagna la Calabria; possibili strutture ospedaliere con relativi centri di ricerca medica e farmacologica; valorizzazione dei benefici della dieta mediterranea con l' utilizzo di alimenti tipici calabresi", spiega a Libero l'avvocato Domenico Pio Riitano, tra i promotori del progetto.
Di fatto, il canale, avrà grosse ricadute sulla navigazione: "L' idea è quella di costruire un canale navigabile di dimensioni tali da ospitare il transito nei due sensi di navi cargo e da crociera, evitando il periplo dell' Italia attraverso lo stretto di Messina, realizzando un risparmio tra le 13 e le 16 ore di navigazione, con una riduzione del consumo di nafta pesante e con una minore spesa tra i 150 e 190.000 Euro. Quanto ai costi, la stima oscilla tra i 7 e i 9 miliardi di euro, al netto delle cosiddette opere ancillari, quali ponti, viadotti e superstrade. È garantito il rispetto per l' ambiente e l' ecosistema", conclude Riitano.
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