"Qualcuno mi ha visto?", lo zio di Saman non vuole l’estradizione

Nega l'estradizione e le accuse di sequestro, lesioni e omicidio Danish Hasnain, lo zio di Saman Abbas arrestato nei giorni scorsi a Parigi

"Qualcuno mi ha visto?", lo zio di Saman non vuole l’estradizione

Si avvia l’iter per l’arresto europeo e la conduzione in Italia dello zio di Saman Abbas. Ma Danish Hasnain, fermato nei giorni scorsi dalla polizia di Parigi in collaborazione con i carabinieri italiani, nega l’estradizione.

Dobbiamo presentare i nostri argomenti - ha detto l’avvocato dell’uomo Layla Saidi alla Corte d’appello francese, riferendosi alla procedura del mandato d’arresto - per indicare se è conforme o meno al diritto internazionale, alle convezioni internazionali ma anche al diritto europeo che unisce la Francia e l’Italia”.

Hasnain non solo ha rifiutato la richiesta di estradizione che gli è stata notificata, ma ha respinto l’accusa che lo vede come presunto autore materiale dell’omicidio di Saman, scomparsa nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio da Novellara. “Non sono d'accordo con tutto questo”, ha detto Danish. Secondo Tgcom24 l’uomo ha anche aggiunto: “È tutto falso. Forse qualcuno mi ha visto? Sono forse uscito di casa?”.

Danish è accusato di “sequestro, lesioni e omicidio” e la seconda udienza parigina per l’estradizione si terrà il 20 ottobre, mentre l’Italia fornisce alla Francia un complemento di informazioni. Danish è stato accusato delle azioni a lui ascritte di Saman dal fratello della 18enne, che secondo quanto riportava l’Ansa a giugno 2021, avrebbe detto: “A uccidere Saman è stato lo zio Danish”.

Intanto proseguono le indagini dei carabinieri italiani su Danish e su cosa lo collega ancora al terzo cugino di Saman ancora latitante. A quanto pare Nomanulaq Nomanulaq sarebbe stato ancora in contatto con Danish prima del suo fermo: gli indizi si troverebbero nei profili social usati da Danish nel corso della sua latitanza. Si ritiene che anche Nomanulaq sia a Parigi e probabilmente potrebbe essere già stato localizzato.

Danish, Nomanulaq e Ikram Ijaz - già in stato di fermo in Italia da svariate settimane - sono i tre individui ripresi, con vanghe e un piede di porco, dalle telecamere di videosorveglianza nell’azienda agricola di Novellara in cui lavoravano gli Abbas. I parenti degli Abbas ascoltati dagli inquirenti hanno affermato che i tre uomini si sarebbero recati nottetempo a risolvere un problema di allagamento, ma dall’azienda agricola hanno smentito che questi lavori siano eseguiti di notte, testimonianza corroborata anche da alcuni vicini, dei contadini di origine cinese.

Intanto si continua a operare a livello internazionale per trovare i genitori di Saman, Shabbar Abbas

e Nazia Shaheen, che sono riparati in Pakistan immediatamente dopo la scomparsa della figlia, prima che fosse dato l’allarme alle forze dell’ordine italiane. Ma del corpo di Saman ancora non c’è traccia.

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