C'era tutto il quartiere ad aiutare Giovanni Cassano, 41 anni, a sfuggire dall'arresto. Donne, amici, abitanti del quartiere di Bari e pure bambini. Tutti uniti contro quei due agenti della squadra mobile che il 4 novembre scorso avevano scovato il fratello del calciatore Antonio, pronto a realizzare un agguato di mafia.
Giovanni e Antonio Cassano non si sono mai frequentati molto. Lui campione della nazionale e del Real, l'altro un pregiudicato dedito alle rapine e ben conosciuto a polizia e carabinieri. E infatti quando il 4 novembre due agenti vedono un uomo con una parrucca bionda da donna lo riconoscono subito. Gli intimano di fermarsi. Giovanni Cassano ha addosso un giubbotto antiproiettile e, in sella ad una moto, si nasconde dietro ad un cassonetto della polizia. Poi tenta la fuga: prima punta la pistola contro un agente, intimandogli di lasciarlo andare "se no finisce male". Poi quando uno dei due agenti lo blocca, lui lo colpisce con calci e pugni.
A quel punto, per evitare che i poliziotti riuscissero a fermarlo, gli abitanti del quartiere si sono messi in mezzo, realizzando - scrive Repubblica - un "muro umano". Infine qualcuno gli mette a disposizione anche un'auto per fuggire.Alla fine il fratello del calciatore è stato arrestato ieri dopo alcuni giorni di ricerca.
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