Quelle forbici nello zainetto che volano senza problemi

Milano-Londra-Milano con un paio di forbici da bambino nello zainetto. Sfuggite ai controlli anche nell'aeroporto di Heathrow, uno dei più sicuri al mondo

Quelle forbici nello zainetto che volano senza problemi

Milano-Londra-Milano con un paio di forbici nello zainetto. Sfuggite ai controlli o di genere permesso? Sfuggite, sfuggite: questo è il responso del personale di Linate. E passate indenni anche a Heathrow, uno degli aeroporti più sicuri del mondo, o almeno uno dei più scrupolosi nei controlli.

Il caso - avvenuto un paio di settimane fa ma di cui si è avuta notizia soltanto ora - ricorda quello dell'addetta alla sicurezza dell'aeroporto di Linate la quale, alcuni anni fa, non riconobbe una pistola Smith&Wesson calibro 38 nella giacca di un passeggero che si stava imbarcando. S'infuocarono le polemiche e partirono denunce e licenziamenti. Ora l'episodio non è così grave: si tratta soltanto di un paio di forbici con l'impugnatura di plastica verdolina e le lame d'acciaio da cinque centimetri, un allegro, all'apparenza innocuo paio di forbici per bambini; ma hanno comunque conquistato un bel record, perchè hanno varcato indenni le barriere di Linate e hanno forato i controlli di Londra Heathrow, che nel mondo è uno degli aeroporti dove le procedure di sicurezza sono più puntigliose e pedanti.

Le forbici sono di un bimbo di 9 anni, un giovane rugbista che il papà porta a vedere la partita Italia-Galles a Cardiff. Intorno alle 18 di venerdì 9 marzo il piccolo passeggero mette lo zaino e la giacca sul rullo e li riprende dopo la verifica dei detector. Solo camminando verso l'imbarco del volo British Airways ha un soprassalto: “Papà, ho le forbici, non se ne sono accorti”. Al padre viene un dubbio: forse quel tipo di attrezzo da bambini ha caratteristiche e dimensioni che non lo rendono vietato, e la cosa finisce lì. Ma domenica padre e figlio vogliono fare la controprova: e anche a Heathrow lo zaino del bimbo transita tranquillamente oltre la barriera. Nessuno si accorge di quelle lame. O, almeno, nessuno dice niente. Possibile che non sfugga mai un'innocua forbicina per le unghie e passi invece questa con 5 centimetri di metallo tagliente? Così resta il dubbio che si tratti di una tipologia ammessa.

Durante il volo viene scattata qualche foto-prova inequivocabile: le forbici sono a bordo, eccome, eccole davanti all'oblò e sul tavolinetto Ma la prova regina arriverà a Linate, dopo l'atterraggio, al banco informazioni: “Scusi, mi dice se posso portare queste forbici nel bagaglio a mano?”. “Gliele sequestrano - è il gentile responso dell'impiegata - ma se vuole esserne certo si rivolga al banco 75”, quello dedicato ai bagagli fuori misura. Lì c'è un addetto in divisa azzurra che sta parlando al telefonino: “Aspetta zio che c'è una persona...”. Stessa domanda: “Posso portare questo paio di forbici nel bagaglio a mano...?”. “Escluso signore”. “Ma sono da bambini, hanno le punte arrotondate...”. “Escluso signore - conferma l'uomo tenendo il telefonino a mezz'aria - hanno le lame e possono offendere”. E poi riprende: “Eccomi, zio, scusa...”.

Di offeso qui ci sono solo il buon senso e il rispetto della sicurezza. Ma niente paura: anche quando passò la pistola, sbollite le polemiche, l'iter giudiziario fece il suo corso e la licenziata venne reintegrata al suo posto. Come se niente fosse accaduto.

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