Raineri: "Legalità in Campidoglio? Un magistrato se ne va..."

Raineri e Minenna si tolgono sassolini dalle scarpe dopo le dimissioni in rotta con il sindaco di Roma Virginia Raggi

Romana Raineri col prefetto Francesco Paolo Tronca
Romana Raineri col prefetto Francesco Paolo Tronca

Mentre l'Anac, l'autorità anti corruzione guidata da Raffaele Cantone, sta ancora valutando le altre nomine della giunta capitolina presieduta da Virginia Raggi, i due dimissionari - il capo di gabinetto e l'assessore al bilancio - si tolgono qualche sassolino dalle scarpe.

"Manca legalità nella amministrazione di Roma? Diciamo che un magistrato se ne va", ha detto piccata questa mattina Carla Raineri arrivando in Campidoglio, "Sono venuta a prendere le mie cose. Io mi sono dimessa prima: la revoca non è ancora intervenuta, le mie dimissioni si. Quando arriverò a Milano scriverò le ragioni della mia decisione".

Dal canto suo Marcello Minenna affida il suo sfogo a Facebook. O meglio, si limita a riportare un articolo del Corriere della Sera in cui Sergio Rizzo ricostruisce la vicenda e sostiene che la Raggi ha dato il benservito alla Raineri alle 23 del 31 agosto, confermando così che i due "sono corpi estranei". "A queste condizioni non posso più restare un minuto", avrebbe pensato quindi Minenna che - stando al retroscena - già non aveva accettato subito la nomina, richiedendo persino l'intervento di Beppe Grillo.

Il resto ormai è praticamente assodato: fin dall'insediamento Raffaele Marra (vice della Raineri) non ci sta, alla fine scoppia lo scontro fra "le due anime del Movimento" e Raineri e Minenna restano isolati. La lettera all'Anac - firmata dalla Raggi, ma scritta da Marra - ha fatto il resto.

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