Mentre l'Anac, l'autorità anti corruzione guidata da Raffaele Cantone, sta ancora valutando le altre nomine della giunta capitolina presieduta da Virginia Raggi, i due dimissionari - il capo di gabinetto e l'assessore al bilancio - si tolgono qualche sassolino dalle scarpe.
"Manca legalità nella amministrazione di Roma? Diciamo che un magistrato se ne va", ha detto piccata questa mattina Carla Raineri arrivando in Campidoglio, "Sono venuta a prendere le mie cose. Io mi sono dimessa prima: la revoca non è ancora intervenuta, le mie dimissioni si. Quando arriverò a Milano scriverò le ragioni della mia decisione".
Dal canto suo Marcello Minenna affida il suo sfogo a Facebook. O meglio, si limita a riportare un articolo del Corriere della Sera in cui Sergio Rizzo ricostruisce la vicenda e sostiene che la Raggi ha dato il benservito alla Raineri alle 23 del 31 agosto, confermando così che i due "sono corpi estranei". "A queste condizioni non posso più restare un minuto", avrebbe pensato quindi Minenna che - stando al retroscena - già non aveva accettato subito la nomina, richiedendo persino l'intervento di Beppe Grillo.
Il resto ormai è praticamente assodato: fin dall'insediamento Raffaele Marra (vice della Raineri) non ci sta, alla fine scoppia lo scontro fra "le due anime del Movimento" e Raineri e Minenna restano isolati. La lettera all'Anac - firmata dalla Raggi, ma scritta da Marra - ha fatto il resto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.